Leonardo-Finmeccanica chiude il primo semestre con un utile netto ordinario in crescita del 120% a 200 milioni di euro. L’acquisizione del contratto da 7 miliardi di euro per la fornitura di 28 velivoli Eurofighter 7,95 Typhoon al ministero della Difesa del Kuwait – l’ordine più importante nella storia di Leonardo-Finmeccanica – porta il portafoglio ordini a 35 miliardi.
Sale del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente l’Ebidta che si attesta a 786, mentre l’Ebita è cresciuto a 472 milioni (+5%). Su anche l’Ebit, in rialzo del 14% a 399 milioni di euro.
L’utile netto è positivo per 210 milioni, includendo la plusvalenza sulla cessione di Fata, e “in forte crescita” (+89%) rispetto al risultato di 111 milioni nei primi sei mesi del 2015 che beneficiava delle attività dei trasporti successivamente cedute.
A fine giugno l’indebitamento finanziario netto è pari a 4,233 miliardi, in miglioramento di 757 milioni dispetto al 30 giugno 2015.
Unica “nota stonata” riguarda il fatturato. I ricavi sono scesi a 5.413 milioni, registrando un calo del 9,4% rispetto al primo semestre del 2015. La contrazione spiega la società, è stata causata dalla “riduzione dei ricavi nel settore Elicotteri, dovuta alle difficoltà del mercato civile causate dal perdurare della crisi dell’ dell’Oil&Gas, e da variazioni di perimetro in particolar modo, relative a Drs e Fata”.
La società ha confermato le guidance 2016: il gruppo prevede di conseguire un livello di ebita nella parte alta dell’outlook, i ricavi, come spiega Leonardo in una nota, potrebbero invece attestarsi nella parte bassa dell’intervallo indicato per la flessione nei volumi di produzione degli elicotteri legata alla crisi del settore oil&gas.
A Piazza Affari il titolo sale dell’1,1% a 9,81 euro.