Leonardo ha chiuso il 2024 con risultati da primato, confermando la propria crescita e alzando le stime per il 2025. Il colosso italiano della difesa ha registrato un utile netto di 1,159 miliardi di euro, in crescita del 63% rispetto all’anno precedente, trainato anche dalla plusvalenza di 366 milioni di euro derivante dalla valutazione a fair value di Telespazio. Il risultato netto ordinario è aumentato del 3,7%, toccando quota 786 milioni di euro, grazie al miglioramento dell’utile operativo.
I risultati e le nuove opportunità offerte dal piano europeo sulla difesa hanno spinto il titolo Leonardo in rialzo del 2,4%, per poi attestarsi a +1,3% a Piazza Affari. Da inizio anno la quotazione ha già messo a segno un progresso complessivo di quasi il 70%. Ora gli investitori guardano con attenzione al piano strategico che sarà presentato oggi a Borsa chiusa. Tra i temi chiave figurano la partecipazione al piano europeo Rearm Eu, che prevede 800 miliardi di euro di investimenti nella difesa, e le possibili nuove acquisizioni nei settori Cybersecurity e Spazio.
Leonardo: bilancio in crescita, ordini a gonfie vele
Leonardo ha confermato i dati preliminari diffusi a febbraio. I ricavi sono saliti a 17,8 miliardi di euro, con un aumento dell’11,1% rispetto al 2023, mentre l’Ebitda è cresciuto del 12,9%, raggiungendo 1,525 miliardi di euro. Anche la posizione finanziaria mostra un netto miglioramento: il Free Operating Cash Flow si è attestato a 826 milioni di euro (+26,7%), mentre l’indebitamento netto è sceso a 1,795 miliardi di euro (-22,7% rispetto ai 2,323 miliardi del 2023).
Il 2024 è stato un anno di forte crescita anche sul fronte degli ordini, che hanno raggiunto 20,9 miliardi di euro(+12,2%), portando il rapporto book-to-bill a 1,2. Un risultato significativo, ottenuto senza commesse monstre, ma grazie al forte contributo dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, che ha registrato un incremento in Europa e negli Stati Uniti attraverso Leonardo Drs. Anche il settore Elicotteri ha dato un contributo rilevante, così come il comparto Cyber & Security Solutions.
Grazie al successo delle campagne commerciali, il portafoglio ordini supera i 44 miliardi di euro, garantendo a Leonardo 2,5 anni di copertura produttiva. Un bel cuscinetto per il futuro.
Il 2025: nuove sfide e ulteriori ambizioni
Per il 2025, Leonardo prevede di mantenere il ritmo di crescita, con ordini stimati intorno ai 21 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 20,2 miliardi previsti inizialmente. I ricavi sono attesi a 18,6 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 17,7 miliardi del piano precedente, mentre l’Ebita dovrebbe raggiungere 1,66 miliardi di euro, trainato dall’aumento dei volumi e dalla ripresa delle Aerostrutture, sostenuta dalle maggiori consegne per Boeing.
L’indebitamento netto dovrebbe ridursi ulteriormente a 1,6 miliardi di euro, grazie alla generazione di cassa stabile a 870 milioni di euro e agli incassi derivanti dalla cessione del business Uas. Leonardo ha inoltre annunciato un aumento del dividendo a 0,52 euro per azione, quasi raddoppiato rispetto ai 0,28 euro dello scorso anno. L’assemblea degli azionisti è fissata per il 26 maggio.
Leonardo tra spazio e difesa: le nuove frontiere di crescita
Oltre ai successi finanziari, Leonardo sta concentrando sempre più le sue risorse sul settore spaziale. In fase di valutazione c’è una partnership con Airbus e Thales per creare una joint venture dedicata a una nuova costellazione di satelliti europei, nell’ambito del Progetto Bromo. Questa iniziativa ambiziosa punta a sfidare direttamente Starlink, la compagnia di satelliti di Elon Musk, nell’orbita terrestre bassa. Tuttavia, il progetto ha recentemente preso una svolta inaspettata: Leonardo avrebbe scelto di sostituire Bank of America con Deutsche Bank come advisor per la joint venture. Secondo Bloomberg, la decisione sarebbe dovuta a un conflitto d’interessi legato ad altri clienti di BofA. Tuttavia, molti analisti la vedono anche come una scelta strategica, orientata a preferire un partner europeo a uno statunitense, soprattutto dopo le crescenti tensioni tra Trump e l’Europa, con l’intento di ridurre la dipendenza dalle infrastrutture americane.
A questa strategia si aggiungono altre alleanze chiave, come il caccia di nuova generazione sviluppato con Bae e Jaiec, il progetto del carro armato europeo con Rheinmetall, e la partnership con Baykar per lo sviluppo di droni militari. Questi accordi evidenziano la volontà di Leonardo di consolidare il proprio ruolo di leader nel settore della difesa e dell’aerospazio a livello internazionale.
Nel frattempo, gli esperti hanno confermato la raccomandazione di “Outperform”, pur fissando un target di prezzo di 43 euro, inferiore ai valori di Borsa. Gli analisti sottolineano che la riduzione del debito potrebbe dare ai vertici di Leonardo “la flessibilità per aumentare la remunerazione degli azionisti”, mantenendo però aperte le opportunità di crescita in Cybersecurity e Spazio.