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Leonardo apre linee di credito per due miliardi

Imagoeconomica

Leonardo ha siglato mercoledì un accordo per ottenere nuovi prestiti da una serie di banche internazionali. Il valore delle linee di credito ammonta complessivamente a due miliardi di euro e la loro durata è fino a due anni. Lo ha annunciato in una nota lo stesso gruppo della difesa, precisando che le risorse “saranno utilizzate per il rafforzamento della liquidità di gruppo e per il supporto alla flessibilità finanziaria”.

I nuovi prestiti, aggiungendosi alla liquidità già in cassa e alle linee di credito preesistenti, permette a Leonardo di contare su una liquidità totale di oltre cinque miliardi di euro.

Secondo Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo, “le due nuove linee di credito rappresentano una ulteriore conferma dell’impegno di Leonardo nel perseguire una strategia finanziaria disciplinata anche in un periodo eccezionale come questo. Questa operazione consentirà di rafforzare ulteriormente la liquidità del Gruppo e garantire adeguata flessibilità finanziaria nel mutato contesto economico causato dalla pandemia COVID-19”.

Leonardo precisa che “le linee di credito sono state oversubscribed, confermando la solidità del merito di credito del gruppo sul mercato finanziario”. Le linee di credito hanno una durata fino a 24 mesi e non prevedono covenant finanziari.

Il pool di banche è composto da Banca IMI (che fa parte del gruppo Intesa Sanpaolo), Bnp Paribas, Crédit Agricole Cib e Unicredit, che hanno agito come mandated lead arrangers e bookrunners; a queste, si aggiungono Banco Bpm (lead arranger), Ubi Banca, Hsbc, NatWest e Société Générale (co-arrangers).

Crédit Agricole CIB e UniCredit hanno svolto i ruoli di coordinator e documentation bank. Banca Imi e Bnl (gruppo Bnp Paribas) assumeranno gli incarichi di agent bank.

Infine, i consulenti legali sono stati Linklaters (per il pool di banche) e Clifford Chance (per Leonardo).

Il titolo in Borsa di Leonardo ha chiuso l’ultima seduta in rialzo dell’1,94%, a 0,114 euro per azione. Il ribasso da inizio anno è del 41,36%.

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