Conti in crescita per Leonardo nel primo trimestre 2021. In particolare, oltre ai ricavi in aumento del 7,7% a 2,79 miliardi, spicca il boom dell’Ebitda, che ha raggiunto i 95 milioni di euro, quindi +132% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con un sensibile incremento in tutti i settori di business ad eccezione della componente civile e in particolare della divisione Aerostrutture, che risente delle difficoltà associate al calo dei volumi. Ancora meglio l’Ebit, che ha mostrato un +150% attestandosi a 75 milioni, nonostante l’incidenza dei costi che il gruppo sta ancora sostenendo per l’allineamento alle indicazioni governative in materia di Covid. Il risultato netto ordinario del gruppo guidato da Alessandro Profumo è stato negativo per 2 milioni, ma in miglioramento rispetto alla perdita di 59 milioni dell’anno prima. Infine cresce ma di poco anche l’indebitamento, a 4.640 milioni di euro (+5,6%).
“I risultati – si legge nella nota diramata dal Cda, presieduto da Luciano Carta – sono in linea con le previsioni di ripresa del percorso di crescita e aumento di redditività formulate in sede di bilancio integrato al 31 dicembre 2020, evidenziando un marcato miglioramento della performance industriale del Gruppo, che nel primo trimestre del 2020 era stata particolarmente condizionata dall’insorgere dell’emergenza Covid-19, progressivamente stabilizzatasi nel corso dei mesi successivi anche a seguito delle iniziative messe in campo per garantire la piena operatività del business. Tale andamento testimonia la resilienza del business governativo/militare, in un contesto ancora caratterizzato dalla pandemia. D’altra parte, la componente civile conferma le criticità evidenziate nei mesi scorsi con, in particolare, la Divisione Aerostrutture che risente delle difficoltà associate al calo dei volumi e conseguente mancato assorbimento dei costi fissi che determinano risultati in flessione rispetto al primo trimestre del 2020”.
Alla luce di questi risultati, Leonardo ha confermato la guidance per il 2021 formulata lo scorso dicembre, secondo cui i ricavi saranno compresi tra i 13,8 e i 14,3 miliardi di euro, mentre l’Ebita è visto nel range 1.075-1.125 milioni di euro.