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Legge sulla concorrenza, via libera dal Senato: era ora

L’Aula del Senato dà il via libera al disegno di legge di conversione del decreto sulla Concorrenza per il quale il governo ha chiesto il voto di fiducia, con 158 sì, 110 no e un astenuto. Il provvedimento, che si era  arenato da due anni, tornerà alla Camera in terza lettura per l’approvazione  finale.

Ecco le novità principali che vengono approvate:

– ENERGIA 

Dal primo luglio 2018, verrà cancellato il regime della “maggior tutela” nei mercati del gas e della corrente. Per la luce, viene introdotto un “servizio di salvaguardia” per le famiglie ed anche per le piccole o medie imprese (sono quelle con meno di 50 addetti e meno di 10 milioni di fatturato).

– ASSICURAZIONI

Le maggiori novità riguardano l’Rc auto, con gli agenti assicurativi dovranno comunicare agli automobilisti “in modo trasparente ed esaustivo” tutte le tariffe delle compagnie assicurative per le quali lavorano, in modo che la persona possa scegliere la più conveniente. Queste tariffe (i famosi “premi”) saranno pescate nelle banche dati ufficiali dell’Ivass – l’istituto di vigilanza sulle assicurazioni – e del ministero per lo Sviluppo. Il cliente dichiara per iscritto che ha ricevuto il massimo possibile delle informazioni. Senza questa firma, il contratto assicurativo può essere annullato. Tariffe più basse saranno garantite all’automobilista che permette alla compagnia assicurativa: 1) di controllare lo stato di salute della vettura assicurata; 2) di collocare una “scatola nera” sulla macchina capace di ricostruire le responsabilità in caso di incidente; 3) di collocare un dispositivo che impedisce alla persona di accendere il motore se ha bevuto troppo. Per quanto riguarda i rinnovi delle polizze assicurative, la norma prevede che “le polizze assicurative del ramo danni di ogni tipologia, alla loro scadenza, non possono essere rinnovate tacitamente”.

– TELEFONIA

Stretta sui costi per il cambio di operatore, per i quali le aziende non potranno imporre spese di uscita superiori ai “costi reali sopportati” e comunicheranno l’entità di questi costi al Garante per le Comunicazioni (l’AgCom). Il contratto – quando comprende offerte promozionali di servizi o beni, del tipo “ti abboni e ti diamo anche il cellulare” – non può avere una “durata superiore ai 24 mesi”. Altra stretta quella sui servizi in abbonamento non richiesti: il consumatore dovrà dare un consenso “espresso e documentato” a servizi in abbonamento che vengono attivati dallo stesso operatore come anche da società terze.

– TURISMO

Gli alberghi saranno liberi di fare offerte al cliente migliori rispetto a quelle dei siti Internet di prenotazione online, come Booking o Expedia.

– FARMACIE

Le farmacie potranno fare capo anche a società di persone, società di capitali e società cooperative a responsabilità limitata; ma tra i soci non potranno esserci medici, produttori di farmaci e informatori scientifici. Questi soggetti “possono controllare, direttamente o indirettamente, non più del 20% delle farmacie esistenti nel territorio della medesima regione o provincia autonoma”.

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