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Legge Stabilità: sì ala fiducia, ora passa alla Camera

La legge di Stabilità 2016 ha ottenuto la fiducia al Senato. Con 164 voti favorevoli e 116 contrari, il governo ha superato l’esame di palazzo madama e ora il testo del provvedimento passa alla Camera.

La manovra esce da Palazzo Madama con poche modifiche che non stravolgono l’impianto originario del governo.
Tra gli emendamenti approvati ve ne è uno che mantiene a 1.000 euro il tetto alla circolazione del contante solo per il money transfer, negli altri casi è confermato il limite di 3.000 euro.

Il canone Rai, ridotto a 100 euro, si pagherà in 10 rate mensili con la bolletta trimestrale della luce. In via transitoria le rate scadute nella prima parte del 2016 si pagheranno in un’unica soluzione a luglio, anche perché le società che emettono le bollette – come l’Enel per esempio, hanno bisogno di almeno due mesi di tempo per potere adattare il software di fatturazione, dal momento in cui il provvedimento deventa definitivo. E siccome ciò accaderà a fine dicembre, di sicuro non si potrà intervenire sulle bollette di febbraio e probabilmente nemmeno su quelle di aprile. Da qui lo slittamento a metà anno.

Il capitolo casa ha continuato a dominare il confronto in Senato. L’abolizione della Tasi, prevista per quasi tutte le abitazioni principali, è estesa agli appartamenti dati in comodato d’uso ai figli.

La legge di Stabilità, nella versione licenziata da Palazzo Chigi, contiene misure per 26,5 miliardi, finanziate per 14,6 miliardi attraverso l’aumento del deficit.

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