Il cambiamento tanto atteso della legge di stabilità è arrivato: salta il taglio delle aliquote Irpef. Le risorse così recuperate saranno impiegate per evitare l’aumento della seconda aliquota Iva (attualmente al 10%) e per ridurre il cuneo fiscale in favore dei lavoratori nel 2013. Accordo anche sull’eliminazione della retroattività delle nuove norme per le detrazioni e deduzioni Irpef. Per tetti e franchigia “il Governo si riserva di dare risposte”.
L’intesa è stata raggiunta nel corso di un incontro a Montecitorio tra il ministro dell’Economia, Vittorio Grilli, e i relatori alla legge di stabilità, Renato Brunetta (Pdl) e Pier Paolo Baretta (Pd).
Per Baretta le modifiche alla legge rappresentano un “passo avanti significativo. Si consolida l’impianto. Prima si provvederà ad evitare l’aumento dell’Iva e quindi si redistribuiranno le risorse residue dal mancato taglio delle aliquote al costo del lavoro, privilegiando per il 2013 i lavoratori dipendenti, e dal 2014, una volta valutate le risorse disponibili, anche le imprese”.
La versione originaria del testo prevedeva una riduzione delle aliquote Irpef più basse: dal 23 al 22% per i redditi annui lordi fino a 15 mila euro e dal 27 al 26% per quelli fino a 28 mila euro. Quanto all’Iva, era previsto dal prossimo luglio un incremento della seconda e della terza aliquota, rispettivamente dal 10 all’11% e dal 21 al 22%. Il secondo aumento resta in vigore.