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Legge stabilità, novità fisco: saltano tetto e franchigia, aumentano detrazioni sui figli

LEGGE DI STABILITA’, TUTTE LE NOVITA’ FISCALI – Cancellati tetto e franchigia, aumentano le detrazioni per i figli a carico – Alleggerimenti sull’Irap per le imprese dal 2014 – Saltano gli sconti Irpef – Congelata la seconda aliquota Iva, salirà solo la terza – Accordo sul fondo taglia tasse e sul fondo sociale.

Legge stabilità, novità fisco: saltano tetto e franchigia, aumentano detrazioni sui figli

Niente franchigia né tetto alle detrazioni, addio agli sconti Irpef e a parte dei rincari Iva. Arrivano deduzioni maggiorate per chi ha figli a carico e alleggerimenti sull’Irap per le imprese dal 2014. Accordo anche sulla ripartizione del fondo sociale e sul fondo taglia tasse. Questa la rivoluzione che si sta per abbattere sul capitolo fiscale della legge di stabilità. Le modifiche sono contenute nell’emendamento che i relatori Pierpaolo Baretta (Pd) e Renato Brunetta (Pdl) presenteranno domani in commissione Bilancio. L’Ansa ha anticipato il piano, spiegando che Irpef è stata la chieve di volta: la cancellazione del taglio alle due aliquote più basse (previsto nella versione originaria del provvedimento) ha consentito di introdurre gli altri cambiamenti.

Diversa invece la questione degli esodati. Dopo mesi di studi e trattative, ieri governo e partiti hanno finalmente trovato un accordo per salvaguardare i lavoratori che rischiavano di ritrovarsi senza lavoro né pensione a causa della riforma previdenziale targata elsa Fornero. In questo caso però le coperture arriveranno dai pensionati più ricchi, attraverso la deindicizzazione degli assegni a partire da quelli sei volte superiori al minimo (circa 3.000 euro). In prima battuta si prevede però di utilizzare gli eventuali risparmi dei 9 miliardi già stanziati per risolvere il problema degli esodati, con una sorta di “autocopertura”. Soldi che arriverebbero – secondo le ultime stime – da politiche attive per la reintroduzione sul posto di lavoro. Solo nel caso in cui i risparmi non bastassero si ricorrerebbe alla deindicizzazione degli assegni previdenziali più corposi.

L’emendamento sugli esodati, tuttavia, restringe anche la platea dei lavoratori “salvaguardati”. Dal nuovo emendamento dei relatori scompare il riferimento ai lavoratori licenziati a causa di un fallimento, di una procedura concorsuale o per cessazione d’impresa prima del 31 dicembre 2011. Al loro posto c’è invece la categoria di chi è entrato in mobilità entro il 4 dicembre 2011.

Vediamo ora nel dettaglio le novità fiscali introdotte nella legge di stabilità.

DETRAZIONI, VIA TETTO E FRANCHIGIA

Sul versante degli sconti fiscali, oltre all’abolizione della retroattività, saltano anche le nuove misure introdotte per chi ha un reddito superiore ai 15 mila euro lordi: il tetto di 3 mila euro al totale detraibile e franchigia di 250 su deduzioni e detrazioni.

AUMENTANO LE DETRAZIONI SUI FIGLI: +180 EURO

Salgono già dal 2013 le detrazioni sui figli a carico, passando da 800 a 980 euro per i figli con più di 3 anni e da 900 a 1.080 euro per quelli più piccoli. Lo sconto vale 941 milioni nel 2013, 1.405 milioni nel 2014 e 1.265 nel 2015.

IVA

Rimarrà al 10% la seconda aliquota Iva, che da luglio doveva salire all’11%. Scatterà invece il rincaro sull’aliquota del 21%, che passerà al 22%. Rispetto alla versione originale i contribuenti risparmieranno 1.160 milioni nel 2013 e 2.324 negli anni successivi.

IRAP, CALA DAL 2014 SUL LAVORO

Il taglio vale 1,2 miliardi. L’emendamento prevede l’incremento delle deduzioni forfettarie per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, da 4.600 euro a 7.500 euro, che per le assunzioni nelle regioni del Sud passeranno da 9.200 euro 15.000 euro. Inoltre saliranno anche le deduzioni forfettarie per ogni lavoratore sotto i 35 anni assunto a tempo indeterminato, passando dagli attuali 10.600 euro (15.200 euro al Sud) a 13.500 euro (21.000 euro nel Sud).

FONDO TAGLIA TASSE

Questa mattina in commissione Bilancio è stato anche raggiunto l’ok al fondo “taglia tasse”, che riduce il carico fiscale per famiglie e imprese dal 2013. Il Fondo per la riduzione della pressione fiscale sarà alimentato “dall’attività di contrasto all’evasione nonché dalla differenza tra la spesa per interessi sul debito pubblico prevista e quella effettivamente erogata”. Brunetta ha chiarito che “in sede di definizione del Def (Documento di economia e finanza), una volta raggiunti gli obiettivi di bilancio, ciò che risulta in più verrà finalizzato alla riduzione fiscale per famiglie e imprese”. Gli obiettivi primari restano la riduzione dell’Imu e dell’Irap.

FONDO SOCIALE

Via libera all’emendamento che ripartisce le cifre all’interno del fondo sociale (l’ex fondo Letta), cioè 900 milioni. Di questi, 200 milioni sono destinati alle spese del fondo per le non autosufficienze (anche Sla quindi) mentre 35 milioni andranno per interventi all’Aquila. Inoltre, 50 milioni sono stati destinati alle borse di studio e altri fondi serviranno ad affrontare le recenti calamità naturali.

FONDO PRODUTTIVITA’

Arrivano 600 milioni nel 2014 e 200 nel 2015 per aumentare le risorse destinate a finanziare interventi per la produttività.

TFR

Viene rifinanziata con 170 milioni la clausola di salvaguardia prima prevista per le indennità di fine rapporto. E’ una norma che evita il rischio, o la quasi certezza, di aggravio sul Tfr previsto da una delle manovre Tremonti dell’estate 2011.

IVA COOPERATIVE SOCIALI

Slitta di un anno, al primo gennaio 2014, la norma che prevede un aggravio dal 4 al 10% dell’Iva sulle prestazioni delle cooperative sociali.

PENSIONI DI GUERRA, NIENTE IRPEF

Viene ripristinata l’esenzione Irpef delle pensioni di guerra di reddito superiore ai 15 mila euro.

AGRICOLTURA

Slitta di un anno la stretta sul settore agricolo. In particolare viene differita al 2013, con effetti concreti sulla dichiarazione del 2014, la rivoluzione dei redditi domenicali ed agrari. Anche per la stretta sulle società agricole è previsto un rinvio al 2013. Cambia il meccanismo di riduzione del contingente del gasolio agricolo con un risparmio di 54 milioni.

COPERTURA FINANZIARIA: ADDIO AGLI SCONTI, CALA IL FONDO AFFITTI

La versione originaria del testo prevedeva una riduzione delle aliquote Irpef più basse: dal 23 al 22% per i redditi annui lordi fino a 15 mila euro e dal 27 al 26% per quelli fino a 28 mila euro. La cancellazione di questo capitolo consente di recuperare 4.271 milioni nel 2013, 6.628 milioni nel 2014 e 5.973 milioni nel 2015. Per il fondo affitti, invece, il taglio è di 250 milioni nel 2013, di 50 nel 2014 e di 300 nel 2015. Queste le risorse utilizzate per riequilibrare la manovra. 

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