La Camera ha approvato la fiducia all’articolo 3 del Rosatellum 2.0. I sì sono stati 309, i no 87 e gli astenuti 6. I primi due voti di fiducia alla Camera sono filati lisci ieri, come previsto, con una tensione più di riflesso dalle manifestazioni di piazza che per il pathos del voto.
Il vero momento di cardiopalma si avrà invece nel pomeriggio o venerdì mattina sul voto finale, che sarà a scrutinio segreto. Anche se dalla maggioranza ostentano sicurezza, al momento si sospettano una settantina di franchi tiratori e si spera che il numero non cresca. Ed è per accelerare e blindare l’iter del Rosatellum prima della legge di bilancio che si va verso la fiducia anche a Palazzo Madama.
Fuori dal palazzo continuano le proteste: nel pomeriggio di ieri si è tenuta la manifestazione della sinistra, con manifestazioni in piazza Montecitorio e al Pantheon. “Gentiloni aveva detto che non sarebbe intervenuto. Ha perso credibilità”, ha detto ha detto Pier Luigi Bersani arrivando alla manifestazione. Ieri in piazza anche il Movimento 5 Stelle, che ha chiamato i propri elettori a raccolta anche oggi. “Questo Parlamento non ha più la dignità di rappresentare i cittadini – ha dichiarato nell’Aula della Camera Danilo Toninelli – perché la fiducia viene posta come nel 1923 sulla legge Acerbo e poi sulla legge Truffa. Dov’è quel passacarte di Gentiloni che si deve far chiamare da Rosato per mettere la fiducia? Questo governo e questo Parlamento sono fatti di indegni e di bugiardi. Non avete la dignità di rappresentare gli italiani, non rappresentate quei cittadini che avete zittito con un colpo di mano”.