Trovata un’intesa sulla legge elettorale e su alcune modifiche alla Costituzione al vertice lampo fra i rappresentanti dei tre partiti che sostengono il Governo Monti.
”Al termine dell’incontro tra Pdl, Pd e Terzo Polo – si legge nella nota – si è convenuto sulla necessita’ di incardinare parallelamente la riforma della Costituzione e la legge elettorale. L’accordo sulla revisione della Costituzione prevede la riduzione del numero dei parlamentari, la revisione dell’età per l’elettorato attivo e passivo, il rafforzamento dell’esecutivo e dei poteri del premier in Parlamento, l’avvio del superamento del bicameralismo perfetto. Per ciò che attiene la revisione della legge elettorale, l’intesa prevede: la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari, un sistema non più fondato sull’obbligo di coalizione, l’indicazione del candidato premier, una soglia di sbarramento e il diritto di tribuna”.
Il vertice di maggioranza si e’ concluso dopo quasi due ore. Vi hanno partecipato i segretari del Pdl Angelino Alfano, quello del Pd Pier Luigi Bersani e quello dell’Udc Pier Ferdinando Casini a Montecitorio. L’incontro si e’ svolto nello studio di Silvio Berlusconi alla Camera. Tra i partecipanti al vertice anche Violante, Adornato, Bocchino, Quagliariello, Pisicchio e La Russa.
”Quella dell’art.18 e’ una riforma da correggere”. Cosi’ Pier Luigi Bersani ha risposto scherzando ai giornalisti che gli chiedevano se l’art. 18 dello Statuto dei lavoratori non sia una riforma che meritasse di essere discussa nel vertice di questo pomeriggio. Il leader del Pd ha confermato che comunque non si e’ trattato di questo tema. Bersani ha sottolineato che per il Pd la legge elettorale e’ ”una priorita’ assoluta, ma e’ indispensabile anche la riduzione del numero dei parlamentari. Credo si possa andare avanti per rifinire alcuni aspetti del confronto che abbiamo avviato”.
