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Legge di stabilità: la manovra sale a 36 miliardi, tra cui 18 di meno tasse e 15 di spending review

La manovra di bilancio, che sarà subito spedita a Bruixelles, sale da 30 a 36 miliardi di euro: 18 saranno di taglio delle tasse, 15 di tagli di spesa e 3 di lotta all’evasione fiscale – Nella manovra ci sarà anche il Tfr in busta paga dalla seconda metà del 2015 – Confermati gli 80 euro al mese di tasse in meno per i lavoratori dipendenti meno abbienti

Legge di stabilità: la manovra sale a 36 miliardi, tra cui 18 di meno tasse e 15 di spending review

La manovra di bilancio diventa manovrona e sale da 30 a 36 miliardi di euro, dei quali 18 saranno di minori tasse. Siamo di fonte alla più grande manovra espansiva e al maggior taglio delle tasse che si siano visti negli ultimi tempi in Europa. Con questa manovra, pur rispettando i parametri europei, il governo Renzi manda in pensione la politica di austerità che ha portato l’Italia e l’Europa in recessione.

Il taglio delle tasse, che è il cuore della Legge di stabilità, prevede il raddoppio del taglio dell’Irap nella sua componente lavoro fino a 6,5 miliardi di euro e, ovviamente, la conferma della riduzione di 80 euro mensili di Irpef per i lavoratori dipendenti meno abbienti. La spending review ammonterà a 15 miliardi e recepeirà almeno in parte i  suggerimenti del commissario Cottarelli che a fine ottobre lascerà il suo incarico per tornare al Fondo Monetario. Tre miliardi saranno infine reperiti con una più serrata lotta all’evasione fiscale.

La manovra conferma gli sgravi contributivi per tre anni per le aziende che assumono a tempo indeterminato e soprattutto l’operazione Tfr in busta paga a partire dalla seconda metà del 2015: questa operazione, caldeggiata dal premier Renzi, è stata resa possibile dal via libera dell’Abi che finanzierà le imprese che dovranno anticipare il Tfr ai lavoratori che lo vorranno.

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