Dieci miliardi di tagli. È questo il costo della legge di stabilità, prospettato dal ministro dell’Economia Vittorio Grilli in un incontro con gli enti locali: 6,5 miliardi di euro per evitare l’aumento dell’Iva e altri 3,5 destinati a spese esigenziali e detrazioni fiscali.
Nonostante ciò il Governo, sempre per bocca di Grilli, ha assicurato che non sarà una nuova manovra, rispondendo così alle dichiarazioni infuocate di Susanna Camusso che prima dell’incontro aveva dichiarato di temere che la legge di stabilità altro non fosse che una manovra mascherata, paventando uno sciopero generale.