TELECOM, SIRIA E I CONSIGLI DI UBS
IL TORO CORRE SUI LISTINI EUROPEI
Nonostante l’assenza di Wall Street chiusa per festività, le Borse europee hanno vissuto una giornata euforica, sia in termini di prezzi che di volumi.
A Milano l’indice Ftse Mib ha chiuso con un rialzo dell’1,84% a quota 16988.
Da questa mattina chi opera su uno strumento derivato che abbia come sottostante un’azione o un indice di Borsa italiana dovrà versare un’imposta fissa a seconda della tipologia e del valore del nozionale di ciascun contratto concluso. Si applica, e qui risiede la vera novità, anche sulle operazioni intraday.
Di dimensioni analoghe il balzo degli altri listini: Londra +1,45%, Parigi +1,84%, Francoforte +1,74%.
Tre gli ingredienti del rialzo:
1) i dati macro positivo, grazie alla crescita dell’indice Pmi sia in Cina che nell’eurozona, Italia compresa.
2) la frenata degli Stati Uniti sull’intervento in Siria. Ammesso che il Congresso dia l’assenso al Presidente , c’è comunque da aspettare fino a lunedì prossimo, quando l’Aula riaprirà dopo la vacanza estiva.
3) l’ attesa dell’annuncio ufficiale del passaggio di mano della quota di minoranza di Verizon Wireless da parte di Vodafone per 130 miliardi di dollari in contante e cash. L’indice eurostoxx di settore sale del 2,7%.
Intanto il rendimento del Bund sale di 5 punti base all’1,91%. Il Btp si rafforza ed il suo rendimento scende di 4 punti base a 4,35%: lo spread Italia-Germania, sulla scadenza a 10 anni, scende a 244 punti base (-9 punti base).
Ma la Spagna continua a correre di più: lo spread si contrae di 15 pb a 252 per un rendimento del 4,42%. Sulla scadenza a due anni lo spread Italia/Germania è ora a 164 punti base, mentre lo spread Spagna/Germania è a 144 punti base.
In Piazza Affari a spingere il Toro sono stati Telecom Italia e il settore finanziario.
Telecom Italia segna un guadagno del 3,87%, Goldman Sachs è dell’opinione che qualcosa di grosso stia per succedere, il broker ha alzato a “neutral” da “cautious” il giudizio sulle tlc europee.
Mediaset +1,93%.
Corrono le banche. JP Morgan ha confermato il giudizio positivo sulle banche europee. Intesa Sanpaolo +3,2%, Unicredit +2,71%, Banco Popolare +2,23%, Mediobanca +2,2%, Ubi Banca +0,27%.
Sono in rialzo le compagnie assicurative ed il risparmio gestito nonostante il governo abbia dimezzato i benefici fiscali sulle polizze vita. Generali +1,2% Fondiaria Sai +2%. Azimut sale del 2,52%, Unipol +3.5%.
UBS ha promosso il segmento delle azioni dell’Europa Continentale (escluso U.K.) a “overweight” grazie ai progressi superiori alle attese registrati dagli ultimi dati macroeconomici. Gli strategist di Ubs sono in particolare interessati ai titoli europei che hanno una maggiore esposizione verso il mercato interno e che hanno sottoperformato negli ultimi anni.
In Italia Ubs individua come occasioni d’acquisto Mediobanca, Intesa ed Unicredit tra i finanziari . Tra gli energetici Snam, Terna, Enel ed Eni, Oltre ad Atlantia. Gli strategist della banca svizzera hanno invece retrocesso gli Stati Uniti a neutral a causa di alcune sfide specifiche che gli Usa dovranno affrontare nei prossimi mesi come le discussioni per alzare il tetto del debito federale e l’approvazione del budget federale 2014.
Fiat è in rialzo dell’1,75%, Pirelli -0,06%. Brembo +2,84%.
Eni è in rialzo dello 1,39%, Enel dell’1,84%. Il petrolio tipo Wti tratta a 106,9 dollari il barile, in calo dello 0,6%, è il terzo giorno consecutivo di ribasso.
Snam guadagna lo 0,79%. Exane Bnp Paribas ha alzato la raccomandazione a “outperform” da “neutral” .
Tod’s sale del 2,5%. Hsbc ha alzato il target price a 160 euro da 135 euro. Ferragamo +2,73%, Yoox +2,52%.
Salgono i titoli del cemento, Buzzi +4,72% ed Italcementi +2,56%.
