LA UE: L’ITALIA HA BISOGNO DI RIFORME
IN GRECIA GIURA PAPADEMOS
L’effetto Monti tonifica la Borsa e vale già 100 punti di spread in meno rispetto a ieri. La prospettiva di un governo tecnico a breve a guida Mario Monti, che ha incassato il sì della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, riporta infatti lo spread tra i Btp decennali e i bund tedeschi a quota 456 punti. A Piazza Affari il Ftse mib sale del 3,68% a 15.778, 85 e l’All Share del 3,36%. Anche la Ue d’altra parte tifa per il governo tecnico: il presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy ha esortato a prendere la via delle riforme e non delle elezioni, aggiungendo che farà di tutto perché l’Eurozona non sia ridotta a un club selettivo. Intanto il ddl stabilità ha ottenuto il via libera al Senato e ora passa alla Camera, l’approvazione è attesa per il week end.
Mentre in Grecia (dove la disoccupazione ha toccato il 18,4% ad agosto) giura il governo di Lucas Papademos, anche le altre piazze europee respirano sostenute dalla speranza di una risoluzione della crisi dell’Eurozona: il Dax sale del 3,22%, il Cac del 2,76% e il Ftse 100 del 1,85%. L’Eurostoxx50 sale del 2,97%.
La buona intonazione dei mercati si estende anche oltreoceano: Wall Street parte positiva e accelera dopo la pubblicazione del dato sulla fiducia dei consumatori misurato dall’Università del Michigan che sale a 64,2 da 60,9 battendo le stime degli analisti. Il Dow Jones alla chiusura dei mercati europei sale del 2,32% e il Nasdaq dell’1,77%. L’euro si rafforza sul dollaro a 1,377 e il petrolio Wti sale a 98,9 dollari al barile BPM + 11,66%
NELL’ULTIMO GIORNO DI NEGOZIAZIONE DEI DIRITTI
CALTAGIRONE SI AUTOSOSPENDE DAL CDA MPS
A Piazza Affari nessun titolo del paniere principale chiude in rosso. Tra i migliori, è in deciso rally la Banca Popolare di Milano che balza dell’11,66% nell’ultimo giorno per la negoziazione dei diritti (+4,44%) Ma tutto il comparto bancario sostiene la buona performancedel listino: Intesa Sanpaolo che chiude a + 8,82% a 1,283 euro per azione, Ubi Banca a + 9,34% a 2,81 euro e Unicredit, in attesa dell’ammontare della ricapitalizzazione e del nuovo piano triennale in agenda lunedì, sale del 5,43% a 0,825 euro per azione. Mps registra un + 3,28% dopo aver diffuso ieri i conti del trimestre. “Faremo di tutto per non dover ricorrere nuovamente al mercato”, hanno assicurato i vertici riguardo alle richieste di ricapitalizzazione dell’Eba. Intanto oggi Francesco Caltagirone, che è stato condannato in primo grado a tre anni e sei mesi nel processo per la tentata scalata alla Bnl da parte di Unipol, con una lettera datata due novembre si è autosospeso dalla carica di vicepresidente di amministratore. Banco Popolare del xxx. Sul fronte assicurativo, Allianz (+5,41% in evidenza in Europa) diffonde un utile netto del trimestre di 258 milioni (da 1,3 miliardi) su cui pesano svalutazioni per 931 milioni relative a investimenti nel settore finanziario e a titoli di stato ellenici ma conferma i target per l’intero anno. Risultati in chiaro scuro anche per le Assicurazioni Generali che archivia un utile sui nove mesi in linea con le attese e in calo del 37,1% anche a causa di 329 milioni di euro da obblligazioni greche. Il titolo chiude in rialzo del 2,31%.
LE COMMESSE SPINGONO IMPREGILO E ASTALDI
TELECOM ITALIA BATTE LE ATTESE DEGLI ANALISTI
Corre Impregilo (+11,83%) dopo la sigla del contratto del Terzo valico ferroviario dei Giovi, tra Milano e Genova, con Rfi (Fs). Insieme a Impregilo anche Maire Tecnimont partecipa al raggruppamento di imprese che fa da General Contractor e il titolo schizza del 23,75%. Balza anche Astaldi (+14,43%), che oggi ha diffuso i conti trimestrali, ma che beneficia soprattutto di una nuova commessa in Turchia per la progettazione, la costruzione e la gestione del Polo Ospedaliero di Etlik ad Ankara In evidenza anche Telecom Italia (+5,32%) che in mattinata ha diffuso conti trimestrali migliori delle attese degli analisti con un indebitamento in discesa più del previsto e segnali positivi sul fronte del business domestico.