L’Asia non si unisce all’euforia generale. Stamane la Borsa di Tokyo registra un calo attorno all’1,4%. La causa è il rafforzamento dello yen sotto quota 98 nei confronti del dollaro. Rallenta anche la Borsa cinese, frenata dalla ministretta del credito da parte di Pechino, preoccupata per la crescita dei prezzi immobiliari. Scendono, seppur di poco, anche i futures sull’indice S&P -0,3%.
Ma sui mercati scalpita il Toro, eccitato dai deludenti dati Usa. Il mercato del lavoro Usa è risultato assai più debole delle attese: a settembre (prima del braccio di ferro sullo shtdown) ci sono state infatti solo 148mila nuove assunzioni, molto meno delle 180mila previste in media dagli economisti. Dopo questo verdetto è probabile che a Fed lasci proseguire ancora a lungo (almeno fino a marzo 2014, dicono gli economisti) i sostegni monetari alla crescita, che vanno avanti al ritmo di 85 miliardi di dollari al mese di acquisto di bond.
Semaforo verde per il carry trade (indebitarsi a basso prezzo e reinvestire in asset destinati a rivalutarsi) quindi, e gli investitori non se lo sono fatti ripetere 2 volte. Il rialzo che ne è scaturito ha coinvolto ogni asset che offrisse un rendimento, bonds, equity, credito, emergenti. Unica vittima il dollaro, la divisa utilizzata per finanziare i carry trade.
L’indice Dow Jones è salito dello 0,49%, lo S&P 500 dello 0,56% a quota 1754,67 (record assoluto) e il Nasdaq dello 0,24%. Carl Icahn, vecchio marpione dei mercati, approfitta intanto dell’euforia dei mercati e dimezza la sua quota in Netflix, la società che diffonde via streaming programma tv e film che si è più che quadruplicato da inizio anno. L’operazione gli ha reso il 457% .
S’indebolisce il dollaro sceso nel cambio con l’euro a 1,377 (da 1,368), minimo dal novembre 2011. Si rafforza l’oro a 1.341 dollari l’oncia (+1,9%)
Le Borse europee hanno intanto messo a segno il nono rialzo consecutivo. Londra ha guadagnato lo 0,6%, Parigi +0,4%, Francoforte +0,9% (record assoluto a 8947 punti). La Bundesbank, intanto, ha lanciato l’allarme sul boom dei prezzi immobiliari in Germania. A Milano l’indice FtseMib è salito dello 0,5% a quota 19.371, massimo dal luglio 2011
Il prezzo del Btp decennale balza in avanti e di riflesso il rendimento cade sui minimi da maggio al 4,10%. Lo spread, tuttavia, rimane poco mosso intorno a 231 punti base, perché contemporaneamente sale anche il prezzo del bund decennale tedesco.
FIAT E PIRELLI RIALZANO LA TESTA
Fiat ha recuperato con un rialzo del 2,9% il ribasso della giornata precedente. Secondo Bloomberg il fondo Veba avrebbe la necessità di incassare velocemente e al valore massimo la quota di minoranza del 41,5% di Chrysler per poter abbattere il debito e coprire il deficit.
Pirelli +4,61% ha beneficiato del possibile scioglimento prima del previsto del patto di sindacato che detiene il 31,54% della società, un fatto che renderebbe il gruppo più contendibile. sul mercato è circolato il rumor di un interesse da parte della tedesca Continental.
Goldman Sachs ha limato il target price di Prysmian +1.95% confermando a buy il rating, in seguito a una riduzione (comunque contenuta) delle stime di crescita organica per le divisioni Trade & Installers e Cavi Industriali. Il titolo resta nella Conviction Buy List.
Fra gli altri titoli industriali, Finmeccanica è scesa dello 0,4%, la controllata Ansaldo è salita del 2%. Debole StM -1,6% contagiata dalle indicazioni deludenti sul quarto trimestre della concorrente Texas Instruments-2,5%. Il gruppo americano, leader mondiale dei chip analogici, ha fornito una previsione dei risultati del quarto trimestre 2013 inferiore alle attese degli analisti.
GALASSIA BENETTON AI VERTICI
Positiva la “galassia Benetton”, a partire da World Duty Free, che ha guadagnato il 7,6%. Autogrill +1,2%. Atlantia+0,9%, dopo aver lanciato con successo un prestito obbligazionario da 750 milioni di euro della durata di 7 anni e 4 mesi. L’operazione ha spuntato condizioni eccezionali: il 2,875%.
Ancora in forte rialzo Mediaset +3,2%. Telecom Italia è scesa dell’1,2% al termine di una serie di saliscendi: secondo alcune indiscrezioni di Bloomberg, la società vorrebbe accantonare l’ipotesi di scorporo della rete. Debole Enel, -0,5%,Eni ha guadagnato l’1%. Nel lusso, Ferragamo è scesa dello 0,5% , Equita ha limato il target a 25 euro, Oddo ha abbassato a “reduce”. Recupero di Tod ‘s +2,3% dopo il -2,7% del giorno prima.
INTESA LANCIA UN BOND DA UN MILIARDO
Giornata cautamente positiva per le banche: MontePaschi ha guadagnato l’1,3%, Pop.Emilia Romagna +1,2%, Intesa+0,9%, Mediobanca+0,9%. Unicredit è scesa dello 0,9%. Intesa +0,9%. La banca ha lanciato un bond sull’euromercato per un miliardo di euro destinato ai mercati internazionali. Lo comunica la banca, sottolineando che si tratta di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso a 10 anni ” È la prima emissione benchmark senior non garantita a 10 anni da parte di una banca dell’area euro periferica dal marzo 2010.
Buon rialzo di Generali +1,3%, negativa Fondiaria-Sai -0,9%.
FERROVIE NORD +17% A NOZZE CON ATM
Fra le small cap, Landi Renzo è salita del 9%, Falck Renewables +6,2%, Indesit +6%, Piaggio +2,4%. Balzo repentino di Ferrovie Nord Milano +16,44% in attesa di novità sul possibile processo di integrazione tra TreNord (controllata pariteticamente con Trenitalia) e Atm.