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L’effetto Bce elettrizza le Borse europee

Dopo il bazooka della Bce, la Ue sospende il Patto di stabiloità – Brillano soprattutto le Borse di Francoforte e Parigi ma anche Piazza Affari chiude la seconda giornata in netto rialzo – Progressi a due cifre per Atlantia, Ferragamo e Bper – Spread sotto quota 200.

L’effetto Bce elettrizza le Borse europee

Respirano le piazze europee, che chiudono un’altra seduta positiva grazie alla rete stesa dalle banche centrali e dai governi a protezione delle economie fiaccate dalla pandemia di Covid-19. Il fatto che la Cina non registri nuovi casi per il secondo giorno consecutivo e che la banca centrale cinese non abbia sentito il bisogno di agire sui tassi, fa inoltre intravedere una flebile luce in fondo al tunnel. Ma molgto importnate è anche la decisione della ue di sospendere il Patto di stabilità.

Piazza Affari guadagna l‘1,71%, portandosi a 15.731 punti base, con uno spettacolare recupero di Atlantia, +19,12%. Francoforte sale del 3,69%; Reuters riferisce che, secondo quanto dichiarato da due responsabili politici tedeschi, la Germania proteggerà le imprese nazionali da acquisizioni straniere. In maglia rosa Parigi +5,01%; Madrid +0,77%. Fuori della zona euro, Londra +,46%; Zurigo arretra dell‘1,37%.

Rimane alta la volatilità a Wall Street che al momento si muove in rosso, dopo un avvio guardingo. Per rimettersi in moto si attendono le misure promesse dalla Casa Bianca, un piano da oltre 1.000 miliardi, che include versamenti diretti fino a un massimo di 1.200 dollari ai cittadini, aiuti per 50 miliardi di dollari alle compagnie aeree e 150 miliardi di dollari per gli altri settori colpiti dall’epidemia da coronavirus.

Pesa inoltre sull’umore dei mercati l’incertezza del petrolio. Al momento il Brent guadagna l‘1,58%, 28,91 dollari al barile, mentre il greggio americano perde lo 0,85%, 25,69 dollari al barile. Si riaccende intanto la guerra dei prezzi fra Riad e Mosca, con Saudi Aramco che intende aumentare la produzione destinata alle esportazioni, mantenendola al tasso record di 12,3 milioni di barili al giorno a partire da maggio.

Sul mercato valutario l’euro è in altalena contro il dollaro e arretra a 1,06. Si tinge leggermente di verde il cielo dell’oro che progredisce a 1487 dollari l’oncia. La seduta è piatta sul secondario italiano: lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata è a 196 punti base (+0,22%), con il rendimento del titolo tricolore a 1,62%.

Tiene l’ombrello aperto dalla Bce, mentre un sostegno ai mercati arriva anche dall’azione coordinata delle varie banche centrali per immettere nel sistema liquidità in dollari. La Federal Reserve ha annunciato che, in coordinazione con la banca centrale del Canada, d’Inghilterra, del Giappone, della Svizzera e la Banca Centrale Europea, adotterà misure per migliorare l’efficacia delle linee swap, strumento di emergenza con cui le banche possono reperire valuta estera, aumentando la frequenza delle operazioni a sette giorni e che si terranno ogni giorno invece che settimanalmente a partire dal 23 marzo e fino alla fine di aprile. Intanto la banca centrale norvegese ha tagliato il tasso di riferimento al livello record dello 0,25% dall’1,0%.

Tornando in Piazza Affari, oltre ad Atlantia, cresce a doppia cifra Ferragamo +11,72%. La moda è in pole position anche con Moncler +8,33%.  Bene alcune banche: Bper, +11,67%, a seguito della revisione dell’accordo con Intesa Sanpaolo (+2,82%) per l’acquisto di 400-500 sportelli a valle dell’‘Ops su Ubi Banca (-1,43%). In pratica se, a causa del crollo dei corsi di Borsa, il prezzo implicito che Intesa pagherà per Ubi sarà  inferiore a quanto previsto inizialmente, anche Bper potrà godere di uno sconto.

Secondo i calcoli degli analisti, la banca modenese ridurrà l’esborso a circa 400 milioni rispetto ai 780 milioni previsti originariamente. Fra le banche in evidenza anche Unicredit +5,35%. Il settore beneficia anche della notizia che  la Banca centrale europea ha deciso di fornire nuove misure di sostegno alle banche della zona euro, tra le quali un po’ di spazio di manovra per gestire i prestiti che non vengono rimborsati. 

Fiat recupera il 5,82%. Enel sale dell‘1,01%, dopo aver comunicato i risultati dell’esercizio 2019 e proposto la distribuzione di un dividendo 2020 (relativo all’esercizio 2019) di 0,328 euro per azione.

Le vendite maggiori colpiscono Prysmian -9,72%; Snam -8,39%; Unipol -7,35%; Terna -6,02%. Giù Pirelli -5,51%, nonostante l’annuncio di possibili acquisti da parte dei soci ChemChina e Camfin.

È negativa Diasorin -2,45%, al termine di una seduta sulle montagne russe dopo l’ok da parte della Food and Drug Administration (FDA) all’uso di emergenza per il test COVID-19 Direct Kit.

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