X

L’economia frena: Borsa giù con le banche. Fiacca l’asta Btp

Wikimedia - Paolobon140

Borse europee caute mentre si moltiplicano gli sforzi di moral suasion delle banche centrali. Dopo l’intervento di Draghi, oggi parleranno tre membri del direttorio della Bce e quattro rappresentanti della Fed tra John Williams di New York: per tutti l’imperativo è sostenere la linea soft sui tassi a sostegno della crescita.  Piazza Affari, depressa dalle indicazioni sulla congiuntura, è la peggiore -0,5% intorno 21.100 punti. Poco meglio fa Madrid -0,26%. In lieve rialzo Parigi +0,07%. Avanza invece Francoforte +0,2%, nonostante l’agenzia di rating S&P Global abbia tagliato oggi le previsioni di crescita per la zona euro all’1,1% per il 2019 dal precedente 1,6%, proprio per il rallentamento di economie importanti come Germania e Italia, paesi che fanno “significativamente peggio” della zona euro. Il Bel Paese non andrà oltre lo 0,1% di crescita e sembra probabile il rinvio della presentazione del Def.

Londra +0,6%. La sterlina perde lo 0,3% su dollaro mentre a Londra, dopo le ultime votazioni della Camera dei Comuni, le istituzioni politiche inglesi sono in stallo su Brexit: neanche la disponibilità di Theresa May a dimettersi è riuscita a sbloccare la situazione.

La Borsa di Milano ha accentuato il ribasso dopo l’asta, fiacca, dei titoli di Stato: Il Tesoro ha collocato 7,5 miliardi di euro di obbligazioni, la richiesta è stata pari a 10 miliardi. Sono stati emessi 3,75 miliardi di euro del nuovo BTP a cinque anni, con tasso di richiesta a 1,31, in calo da 1,46 di febbraio. Emessi anche 2,75 miliardi di BTP a dieci anni, con tasso di richiesta a 1,40, più un miliardo di Cct EU con scadenza gennaio 2025 a tasso variabile.

Sul mercato secondario si indebolisce il Btp decennale a 2,49% (+5 punti base). Lo spread con il Bund si allarga a 257 punti base, sui massimi delle ultime tre settimane.

L’euro dollaro stamattina guadagna lo 0,1% a 1,125.

Il petrolio Brent tratta a 67,5 dollari il barile, in calo dello 0,5%, ieri in chiusura -0,3%.

In Piazza Affari si sgonfia Fiat Chrysler -1,1%. A rallentare la corsa ha contribuito il diniego di Herbert Diess, ad di Volkswagen, di un interesse per Fca. In ribasso anche Exor -0,99%: John Elkann ha messo al lavoro un team di consulenti sul tema delle aggregazioni.

Deboli i finanziari: Intesa Sanpaolo -0,5%. Le fondazioni azioniste hanno presentato la lista dei candidati al nuovo consiglio di amministrazione, ci sono Carlo Messina e Gian Maria Gros Pietro. Unicredit-1,8%. Banco Bpm -1,88%. Nel gestito Anima Holding è in flessione del 2,4%.

Un report di Berenberg sul settore media frena Mediaset -1,3%, unico titolo bocciato.

Atlantia +0,7%, ha annunciato di aver ottenuto da Goldman Sachs un finanziamento da 752 milioni di euro, rimborsabile in sei anni e mezzo. Il prestito ha come collaterale 5,6 milioni di azioni Hotchief, circa l’8% del capitale del costruttore tedesco e circa un terzo della sua quota complessiva. La banca ha messo in vendita ieri sera, attraverso un collocamento lampo, 4,35 milioni di azioni Hotchief.

Rimbalza Italgas +0,2%. Enel -0,4%.

Fra i minori:

  • Svetta Astm in crescita dello 0,65% dopo i risultati 2018 e un aumento del dividendo.
  • Giù Technogym che perde l’1,44%, penalizzata non tanto dai risultati del 2018 resi noti ieri, in linea con le attese, ma dalle indicazioni emerse dalla call con gli analisti sul 2019.
Related Post
Categories: Finanza e Mercati