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L’economia corre, il petrolio sale, il Nasdaq colleziona record

pikist.com

Calma quasi piatta stamane sui listini asiatici: in lieve progresso Tokyo (+0,1%), in rosso il Csi 300 cinese (-0,2%), ad una settimana dall’inizio delle celebrazioni per il centenario del Partito Comunista. Da Hong Kong arrivano immagini di lunghe, tristi code di cittadini davanti alle edicole per acquistare l’ultima copia di Apple Daily, l’ultimo giornale libero che chiude i battenti dopo il sequestro dei fondi. Dall’altra Cina, quella di Taiwan, arriva invece la notizia che i lavoratori immigrati di Foxconn e di altri big dei semiconduttori sono da mesi segregati in capannoni, con libertà di uscita solo per andare in fabbrica. Intanto Washington ha approvato nella notte sanzioni contro la Cina per la repressione dello Xinkiang: vietate le importazioni di polisilicone, un componente chiave dei pannelli solari.

Meno drammatico, ma negativo, il quadro europeo: a fronte del boom segnalato dagli indici Pmi (ai massimi da 15 anni) si registra l’aumento della tensione con Mosca che, oltre a sparare cannonate sul mar Nero contro una nave inglese, sta rallentando le spedizioni di gas naturale verso Ovest. Anche per questo il duo Merkel-Macron preme per un vertice con Putin. 

TESLA ALLUNGA, CROLLA L’AGENZIA FANNIE MAE

In questa cornice passa quasi inosservato il nuovo record storico del Nasdaq (+0,13% a 14.271,13), favorito da un inatteso accordo con Pechino. A spingere l’indice al record è stato infatti l’allungo di Tesla (+5,3%), innescato dalla notizia dell’apertura a Lhasa, capitale del Tibet, di un impianto ad energia solare per l’alimentazione delle auto elettriche.

Poco da segnalare negli altri mercati di New York: Dow Jones -0,21%, S&P 500 -0,11%. In evidenza al Nasdaq anche Nikola: il gruppo dei camion elettrici e a idrogeno investirà 50 milioni di dollari in un impianto di idrogeno blu.

Crollo delle azioni di Federal National Mortgage Association (-32%), meglio nota come Fannie Mae. L’agenzia, che ha in garanzia la sterminata massa dei mutui sulla casa dei cittadini degli Stati Uniti (circa 11.000 miliardi di dollari) potrà girare, secondo la Corte Suprema, i primi utili dopo la crisi dei subprime al Tesoro. È una sentenza importante per la politica: il presidente Biden ha già anticipato che silurerà Mark Calabria, il numero uno dell’agenzia, che è un trumpiano di ferro.

WARREN BUFFETT PRENDE LE DISTANZE DAI CONIUGI GATES

Fa scalpore nella comunità degli affari la decisione di Warren Buffet di dare le dimissioni dal consiglio della Fondazione filantropica Melissa e Bill Gates. Il divorzio tra i due non è indolore.

John Mc Afee, il padre degli antivirus, è morto, probabilmente suicida, in una prigione spagnola dopo che Madrid aveva concesso l’estradizione verso gli Usa, dove Mc Afee avrebbe dovuto rispondere per evasione fiscale.

OIL, LE SCORTE USA VERSO I MINIMI

Il Treasury Note a dieci anni tratta a 1,49%, quello a due anni a 0,26%. Il differenziale tra il primo ed il secondo rendimento, il parametro che definisce la pendenza della curva dei tassi d’interesse, si sta riducendo, dopo aver toccato in marzo un massimo di periodo intorno ai 160 punti base.

L’indice Bloomberg Commodity delle principali materie prime è in assestamento stamattina a 92, -0,4%.

Il petrolio WTI è poco mosso a 73,3 dollari il barile, sui massimi di periodo. L’andamento delle scorte strategiche di greggio degli Stati Uniti si fa sempre più preoccupante. Nel giro di qualche mese le riserve presenti nel nodo strategico di Cushing (Oklahoma) potrebbero scendere sui minimi degli ultimi tre anni.

L’EUROPA MIGLIORA, LA GERMANIA VOLA. LE BORSE FRENANO

La congiuntura europea migliora, l’attività economica sale ai massimi dal giugno 2006, ma le Borse del vecchio Continente non si fidano, nonostante le rassicurazioni della Fed sui tassi. Ieri gli indici Pmi per la zona euro hanno segnalato un’impennata nel settore servizi, in vista dell’imminente riapertura in blocco, conseguenza del calo delle infezioni e dell’implementazione delle campagne vaccinali. Le maggiori iniezioni di fiducia si riscontrano in Germania, dove il sondaggio ha restituito un importante incremento di cinque punti nelle risposte relative al settore dei servizi. Con un’imponente espansione del proprio settore manifatturiero, si legge in un report di Janus Henderson, “la previsione di una crescita del 9% su base annua non appaiono irraggiungibili per la più grande economia dell’Eurozona”. L’aumento di costo dei fattori produttivi, compresa una componente chiave come la crescita dei salari, getta una luce inquietante sulle prospettive di medio termine per l’inflazione.” Ma qualsiasi incremento – continua il broker – rimane molto lontano e le valutazioni di mercato suggeriscono che i tassi faticheranno a tornare a zero nei prossimi cinque anni”. Riflessioni positive ma che non bucano gli umori del mercato azionario, in discesa nel pomeriggio solo in Europa. Difficile capire il perché.  

MILANO (-0,94%) RIPIEGA VERSO QUOTA 25 MILA

Nuova chiusura in rosso per Piazza Affari (-0,94%), in forte calo nelle ultime battute. L’indice, sceso a 25.077 punti, torna a ripiegare verso la barriera tecnica di 25 mila.

In territorio negativo anche gli altri listini europei. Londra limita i danni, Parigi lascia sul terreno lo 0,9%, perdite superiori al punto percentuale per Francoforte (-1,15%), maglia nera, e Madrid.

RECORD STORICO PER PERNOD E ESSILORLUXOTTICA

Vola Pernod Ricard (+1,97%) dopo che il colosso di vini e alcolici, ha aggiornato la sua guidance per il 2021, dichiarando di aspettarsi una crescita del 16% anno su anno dell’utile operativo da operazioni ricorrenti. Il dato è stato rivisto al rialzo rispetto al precedente +10% annunciato in aprile.

Record storico anche per Essilor Luxottica: Ubs ha alzato il target a buy da hold. Perdono colpi le ammiraglie del lusso Lvmh (-2,7%) e Kering (-2,2%): secondo Hsbc “non è possibile che le griffe possano fare meglio”.

In leggero aumento lo spread Btp Bund a quota 112. Lunedì 28 il Tesoro offrirà 6,5 miliardi di Bot a sei mesi.

ENI CEDE NEL FINALE, VERSO LO SPIN-OFF DELLA BIORAFFINAZIONE

Protagonista della seduta di Piazza Affari è stato il petrolio. Grazie all’ascesa dei prezzi del greggio, Tenaris svetta nel listino, anche se nel finale il guadagno si ridimensiona allo 0,67%. Va peggio ad Eni, che azzera il guadagno conservato nel corso della seduta. Ieri il Ceo di Eni Claudio Descalzi ha detto che il gruppo petrolifero potrebbe prendere in considerazione lo spin-off delle attività di bioraffineria per unirle alle attività retail, come pensa di fare con gli asset delle rinnovabili. Secondo il broker Bestinver, “la vendita di una quota di minoranza di circa il 30% del business di bioraffinazione potrebbe portare oltre 3 miliardi di risorse aggiuntive da investire nella transizione energetica”.

In rosso Saipem, che pure ha concluso un accordo con la Abu Dhabi National Oil Company (ADNOC) per incrementare la capacità dell’impianto di gas acido Shah della capitale degli Emirati Arabi Uniti.

CORRONO CAMPARI E AUTOGRILL, NEXI AL TOP

Maglia rosa del mercoledì è stata Nexi (+0,93%), che ha tratto vantaggio dalla chiusura dell’operazione di fusione con Sia. Positivo poi il titolo Campari (+0,45%), sull’onda dei progressi di Pernod.

Molto forte Autogrill (+4,6%) sui livelli toccati a febbraio 2020 prima della pandemia nell’ultimo giorno di trattazione dei diritti legati all’aumento di capitale da 600 milioni, grazie anche all’effetto ricoperture. Il periodo di offerta delle nuove azioni scadrà il 29 giugno. Venduta Atlantia (-2,2%).

BANCHE POCO MOSSE, EQUITA PROMUOVE ILLIMITY

Tra i bancari, in generale poco mossi, sale Fineco (+0,62%). Banco Bpm cede lo 0,2%, mentre torna a salire Unicredit (+0,6%). Deboli anche Intesa Sanpaolo (-0,4%) e Bper (-0,6%).

Bene Illimity (+1,83%) dopo la presentazione del piano industriale. Equita ha alzato il prezzo obiettivo del titolo del 18% a 13 euro, confermando il rating buy.

IN ROSSO LEONARDO, DIASORIN E LE UTILITY

Leonardo cede lo 0,8%, senza reagire alle voci su un piano per far ripartire in autunno l’Ipo della controllata americana Drs, già lanciata all’inizio dell’anno e poi congelata a marzo.

In rosso anche Inwit (-2,73%) e Diasorin (-2,6%). Utility deboli: Terna -1,1% A2a -0,7%. Fa peggio Enel, in flessione dell’1,2%.

CADE TOD’S, MEDIASET VA IN OLANDA

Nel lusso spicca in negativo Tod’s, giù del 5,1% su prese di beneficio dopo lo spettacolare rialzo delle azioni a partire da inizio aprile (+95%). Male anche Moncler (-1,6%).  

Mediaset -0,55%. L’assemblea ha approvato la proposta di trasferimento della sede legale ad Amsterdam, in Olanda. Sull’Aim in evidenza Enertronica (+26,08%), che ha festeggiato un contratto per la fornitura, valore 2,5 milioni, di 16 MW di inverter per Storage di alta potenza.

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