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Le voci sulle dimissioni di Berlusconi infiammano Piazza Affari ma lo spread resta a quota 465 pb

Le voci sulle dimissioni del capo del Governo animano l’intera giornata a Piazza Affari e spingono al rialzo il listino milanese: +1,3% – Lo spread Btp-Bund resta però a livelli preoccupanti (465 pb) – Mediobanca guida la riscossa. Fiat in pole position

Le voci sulle dimissioni di Berlusconi infiammano Piazza Affari ma lo spread resta a quota 465 pb

IL SIGNOR B IN USCITA, MILANO VOLA: +1,3%
MA LO SPREAD BTP/BUND RESTA A QUOTA 465

Una giornata d’altri tempi, prima dell’euro e dell’economia globale, quando la politica interna dettava l’andamento di Piazza Affari. Oggi la Borsa di Milano (e non solo) ha seguito in presa diretta il dibattito politico, scommettendo sulle dimissioni di Silvio Berlusconi. Alla fine, nonostante la smentita del diretto interessato, l’indice Ftse Mib chiude in rialzo dell’1,32% a quota 15.548, in netto vantaggio su Francoforte -0,63%, mentre a Parigi il Cac 40 chiude in ribasso, dopo che il primo ministro François Fillon ha annunciato un “Piano di equilibrio delle finanze pubbliche” del valore di 65 miliardi di euro entro il 2016 in cui è prevista l’accelerazione della riforma delle pensioni ed un aumento dell’Iva per alcuni generi di consumo. Poco mossi i listini Usa: il Dow Jones è sotto dello 0,34%, peggio fa il Nasdaq a -0,79%. Una volta tanto, Wall Street guarda alle evoluzioni del mercato politico italiano.

L’euro è in rialzo a 1,376 dal minimo di 1,370 di stamattina contro il dollaro. Nel corso della giornata si sono infittite le voci sui destini di Berlusconi. Prima, complice il preteso scoop di Giuliano Ferrara, il mercato obbligazionario, sull’onda delle varie voci, è stato più agitato di un bacino per il surf: prima il rendimento dei Btp ha sfondato quota 6,6% mentre lo spread con Bund si è pericolosamente avvicinato ai 500 Bp (oltre a superare la soglia dei 100 punti nei confronti dei Bonos), poi le acque si sono (parzialmente) calmate: il rendimento dei Btp a dieci anni si è portato al 6,45% (+14 punti base) mentre lo spread con il bund è sceso a 465 dai 482 della mattinata.

Stamattina il fondo salva-Stati Efsf ha annunciato l’apertura del collocamento di una prima tranche di obbligazioni, per 3 miliardi di euro, con scadenza 2022 e un rendimento attorno ai 10 punti base. L’operazione segue il recente accordo tra i leader europei con cui si è deciso di portare l’ammontare del fondo a oltre un trilione di euro dagli attuali 440 miliardi di euro.

MEDIOBANCA GUIDA LA RISCOSSA
IN POLE POSITION LA SCUDERIA FIAT

A Piazza Affari le banche sono in forte recupero: Unicredit +1,87%, Intesa +2,84%, addirittura Mediobanca +5,36%. Pesanti perdite per MontePaschi – 4,28%, assai bersagliata fin dalle prime battute. Sale Generali + 1,54% preceduta da Fondiaria-Sai +3,3%. In campo industriale, oltre al balzo di Campari che avanza del 2,3%, spinta dalla promozione a “buy” di Deutsche Bank merita segnalare la giornata ruggente del Lingotto: Fiat +2.90% e Fiat Industrial +2,15%. Mediaset è sopra la parità, nonostante i problemi del suo azionista numero uno, e sale dello 0,2%, Lottomatica +0,53%.

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