La vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città sia sul piano del turismo sia su quello della qualità della vita per i cittadini: è la proposta che parte dal Padiglione Italia all’Expo di Dubai in collaborazione con la Regione Piemonte, per promuovere il vigneto urbano un’eccellenza dal respiro tutto italiano, come nuovo modello di turismo smart e di sviluppo sostenibile per lo spazio cittadino
Dal 28 febbraio al 3 marzo, infatti, il Padiglione Italia ospiterà l’associazione internazionale U.V.A., che a oggi riunisce 11 vigneti di città situati in tutto il mondo di cui fanno parte le vigne di Torino, Milano, Venezia, Siena, Catania, Palermo, Parigi, Lione, Avignone e New York.
La presenza all’Expo di Dubai ha come obiettivo quello di affacciarsi a una delle vetrine più importanti in fatto di innovazione e sviluppo, per promuovere la vigna urbana come esempio di rigenerazione delle città, un unicum in grado di rivoluzionare le aree urbane e di diventare il simbolo di un modello di vita più sostenibile. Quattro le principali direttrici del progetto: diffondere una delle più preziose eccellenze enogastronomiche come il vino; sostenere una pianta con un ruolo centrale nell’aridocultura (o dry farming); dare vita a spazi di aggregazione verdi che ospitino piccole comunità in totale rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali; sviluppare un asset turistico, dato dal mix fra sostenibile e smart, in piena linea con i trend di rinnovamento sociale e ambientale.
Tematiche di estrema attualità che saranno il focus della conferenza U.V.A. in programma mercoledì 2 marzo alle ore 13.30 (orario italiano) presso il Padiglione Italia, in occasione del Piemonte Regional Day. L’evento, fruibile anche in diretta streaming al link https://youtu.be/hJGJWegKSng sarà l’occasione per presentare a un parterre di grande prestigio l’Associazione, i suoi soci e la filosofia alla base del progetto U.V.A
Il vigneto urbano patrimonio storico, culturale e sociale in grado di creare aggregazione
“L’Italia è una terra di grandi vini e il Piemonte con le sue colline di Langhe Roero e Monferrato è stato riconosciuto dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità – sottolinea Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte -. Per il nostro Paese il vino è cultura, storia, tradizione, ma anche futuro. Per questo siamo molto orgogliosi che proprio dall’Italia, dal Piemonte, sia partita l’intuizione che ha portato oggi a una grande sinergia internazionale per valorizzare un gioiello raro e prezioso come le vigne urbane. A Torino la “Vigna della Regina” è rinata all’interno di una delle antiche Residenze Reali, grazie al lavoro della famiglia Balbiano e del Ministero dei Beni Culturali e al supporto della Regione Piemonte con il progetto “Vendemmia a Torino – Grapes in town”. Ma in altre parti del mondo esistono esperienze analoghe, pur nella loro unicità, che raccontano di radici così forti da riuscire a svilupparsi perfino nel cuore urbano di una metropoli. Credo che valorizzare questo patrimonio sia una occasione straordinaria per tutti coloro che hanno la fortuna di esserne custodi, a cominciare da noi”.
“In un momento complesso a livello globale come quello che stiamo attraversando ormai da diversi anni è diventato fondamentale studiare nuovi approcci e promuovere modelli virtuosi per il nostro pianeta – Racconta Luca Balbiano, Presidente di U.V.A. – Una vetrina come quella dell’Expo Dubai è un’occasione imperdibile per poterci raccontare e per promuovere la nostra Associazione e i progetti in cui crediamo fortemente. Il vigneto urbano non ha soltanto valore dal punto di vista vitivinicolo. È un patrimonio storico, culturale e sociale che va tutelato e accompagnato nella sua evoluzione. È un modello innovativo per le città di domani, un inno alla bellezza sostenibile, un’opportunità da cogliere per dare vita ad un turismo più consapevole, intelligente e rispettoso. È l’esempio perfetto di come la Natura possa davvero salvare il mondo”.
Le vigne urbane riunite nella Urban Vineyards Association
Vigna della Regina all’interno di Villa della Regina a Torino
la vigna Clos Montmartre di Parigi
il Clos de Canuts a Lione
i vigneti ritrovati della Laguna di Venezia
la vigna di Castel di Pugna “Senarum Vinea” di Siena
la Vigna di Leonardo all’interno della casa degli Atellani a Milano
la Vigna del Gallo all’interno dell’orto botanico dell’Università di Palermo
i filari di San Francesco della Vigna a Venezia
il Clos all’interno del Palais des Papes di Avignone
i filari di Rooftop Reds impiantati sui tetti di Brooklyn a New York
la Etna Urban Winery di Catania