Le Borse europee chiudono in rosso, penalizzate da alcune trimestrali, dalla debolezza del dollaro, dall’apertura stonata di Wall Street con Amazon a picco dopo i conti di ieri. Piazza Affari perde lo 0,94% e si ferma a 21.430 punti, con Luxottica, -3,62%, in fondo al listino principale, a causa della performance negativa di Essilor, -4,12%, alla Borsa di Parigi. I due colossi di occhiali e lenti dovrebbero convolare a nozze verso fine anno, ma a quanto pare i conti e le previsioni dei francesi risultano un po’ sotto pressione. Per restare in tema Italia-Francia: rialza la testa Fincantieri, +4,71%, benché la partita con Stx sembri ancora in alto mare.
Vendite sugli altri listini continentali: Parigi, -1,07%, zavorrata anche da Renault (-5,08%); Londra -1%; Madrid -0,63% e Francoforte -0,4%.
Wall Street continua a muoversi in territorio negativo, con il Dow poco sotto la parità, l’S&P 500 e il Nasdaq più arretrati. Risulta sotto pressione il settore tecnologico, ma anche quello energetico con le trimestrali di Exxon Mobil e Chevron in miglioramento, ma deludenti.
Il cambio euro dollaro si riporta sui massimi da due anni e mezzo, a 1,1752, +0,65%. Il biglietto verde conosce un picco negativo nel primo pomeriggio, più o meno in corrispondenza con la pubblicazione del Pil Usa del secondo trimestre (2,6%), quasi in linea con le attese (2,7%). La valuta unica invece beneficia, in certa misura, della buona lettura preliminare di luglio dell’inflazione tedesca, invariata all’1,5% tendenziale, nonostante le attese per un lieve calo e dell’inflazione spagnola, salita a sorpresa all’1,7% questo mese.
Di riflesso risulta debole il secondario italiano, in una seduta caratterizzata anche da volumi sottili: il rendimento del Btp 10 anni risale a 2,13%; lo spread con il decennale tedesco a 159.00 punti, +1,53%.
Oro in ripresa: 1268.835 +0,78%. Prosegue il rally del petrolio: Brent +1,01%, 52,04 dollari al barile.
In Piazza Affari i titoli petroliferi risultano ben comprati: Saipem +1,52%, festeggia il nuovo contratto da 900 milioni di dollari in Egitto; Eni, +0,3%, dopo i dati migliori delle attese questa mattina a Borsa chiusa.
Fra i titoli migliori del Ftse Mib ci sono Moncler, +1,12% e Banca Generali +0,58%. Lievemente in rialzo Fca, +0,1%, che ha ottenuto dalle autorità Usa l’approvazione a riprendere la vendita di veicoli diesel sul mercato americano.
Nella parte bassa del listino oltre a Luxottica, stanno Stm, -2,53%; Leonardo -2,4%; Buzzi -2,12%. Prese di beneficio su Banca Mediolanum -2,57%.
Vendite su Telecom -1,39%, mentre l’azienda rende noto che Amos Genish è stato nominato direttore operativo della società.
Fuori dal paniere principale scivolone del 12,61% per Saras, gruppo di raffineria della famiglia Moratti, che ha presentato risultati trimestrali poco convincenti per il mercato.