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Le stime Ocse sull’Italia e il no di Sawiris allo scorporo della rete Telecom colpiscono la Borsa

Sotto la doccia fredda dell’Ocse, che ha rivisto al ribasso le stime sull’Eurozona, le piazze europee tirano il freno. Ma dopo qualche incertezza chiudono in territorio positivo con l’eccezione di  Milano. Francoforte sale dello 0,55%, Parigi dello 0,03% e Londra dello 0,22%. Madrid -0,14%. Milano arretra dello 0,26%. 

A pesare su Piazza Affari i timori per una nuova manovra economica che per l’Ocse, sarebbe necessaria nel 2014 “per restare nel percorso di riduzione del debito previsto” se si confermassero le nuove previsioni al ribasso sull’economia. Per l’Italia L’Ocse prevede una contrazione del 2,2% nel 2012 e dell’1% nel 2013, contro il -1,7% e -0,4% precedente. Nessun rischio di una nuova manovra invece per il ministro dell’Economia Vittorio Grilli che ha confermato il pareggio di bilancio nel 2014 e la ripresa nel 2013.

A livello globale l’Ocse non esclude il rischio di una nuova rilevante contrazione dell’economia mondiale, facendo riferimento a un significativo calo della fiducia, un contesto di deleveraging, consolidamento di bilancio simultaneo in molti Paesi e una disoccupazione in alcuni paesi ancora in aumento che deprime ulteriormente la fiducia e la spesa per i consumi. L’organizzazione ha tagliato le stime per l’Eurozona che a -0,4% nel 2012 e -0,1% nel 2013, con un ritorno in positivo solo nel 2014 (+1,3%). Contro a -0,1% nel 2012 e +0,9% nel 2013.

Il rallentamento dell’economia mondiale spegne l’ottimismo per l’accordo sulla Grecia trovato dall’Eurogruppo nella notte, anche se la Commissione europea non ha voluto oggi fornire dettagli su come sarà finanziato l’operazione di riacquisto da parte della Grecia di una parte dei bond in circolazione (buy-back) e che saranno diffusi dalle autorità greche.

L’euro dopo aver superato quota 1,30 sul dollaro è tornato a scendere e tratta a 1,2930. Lo spread Btp-bund è a 329 punti base.

Apre in ribasso anche Wall Street ancora appesantita dai timori per il fiscal cliff nonostante una serie di dati economici positivi: migliori delle stime gli ordini di beni durevoli, in rialzo per il sesto mese consecutivo i prezzi delle case secondo l’indice Case-Shille; la fiducia dei consumatori misurata dal Conference Board è salita a 73,7 punti dai 73,1 punti di ottobre sopra le attese e al valore più alto dal febbraio 2008; l’indice manifatturiero Richmond Fed sale a 9 punti a novembre dal -7 di ottobre.

Alla chiusura dell’Europa, gli indici Usa risalgono verso la parità (Dow Jones -0,09%  e Nasdaq +0,02%). ConAgra Foods ha chiuso un accordo per rilevare Ralcorp per 4,95 miliardi di dollari creando una delle più grandi compagnie per il packaging di cibo degli Usa. Amazon ha comunicato che durante il fine settimana del Black Friday ha raddoppiato le vendite di Kindle rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

A Piazza Affari sale Stm +2,14%. Il gruppo ha annunciato di essere stato scelto insieme alla americana Pni Sensor Corporation per la nuova Wii U della Nintendo. Finmeccanica +1,78%. Secondo indiscrezioni di stampa riportate da Il Messaggero il vertice con Siemens per la cessione di Ansaldo Energia si sarebbe risolto in un nulla di fatto per il prolungamento dei tempi nella trattativa e per la discesa in campo del Fondo strategico italiano. In evidenza anche A2A +1,60%, Lottomatica +1,42% e Campari +0,79%.

In fondo al Ftse Mib Telecom Italia -3,23%, dopo le dichiarazioni dell’imprenditore egiziano Naguib Sawiris che si dice disponibile a sottoscrivere una quota di un aumento di capitale da 3 miliardi, a patto che le nuove azioni vengano emesse al prezzo di mercato. In una intervista a Reuters propone per Telecom un aumento di capitale da 3 miliardi di euro aperto a tutti gli azionisti a un prezzo di 0,70 euro per azione. Inoltre Sawiris si dice assolutamente contrario allo scorporo della rete. ”Sarebbe una catastrofe” ha commentato Sawiris. ”Se Telecom lo fa, perde l’unico elemento di differenziazione che gli è rimasto nel mercato delle tlc in Italia”.

Arretrano anche Exor -1,66% e Mediaset -1,47%. Il Biscione chiude in territorio negativo dopo il rialzo della mattinata in scia alla promozione di Mediobanca a “neutral” da “underperform”. Tra i maggiori ribassi del paniere principale, Prysmian cede l’1,38% e Autogrill -1,22%.

Rcs sale del 2,36% dopo il rally delle ultime due sedute. Domani dovrebbe tornare a riunirsi il consiglio per proseguire l’esame del piano strategico del gruppo e soprattutto per arrivare a definire l’entità del fabbisogno finanziario per realizzarlo. Partendo da una base di 400 milioni che serve per ripianare le perdite per 380 milioni dei nove mesi, le risorse fresche da immettere potrebbero salire fino a 700-800 milioni, anche tramite cessioni, sinergie e aumento di capitale.

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