Inversione di rotta e chiusura sopra la parità per le Borse europee che sono spinte da Wall Street in attesa di novità dall’Eurogruppo in corso oggi sulla Grecia. Milano sale dell’1,06%. Sul Ftse Mib occhi ancora su Telecom Italia che strappa con un rialzo del 4,05% sempre sulla scommessa per la salita al 15% della francese Vivendi, rumors che sono finiti sotto il faro della Consob.
Sugli acquisti hanno influito anche le indiscrezioni dell’agenzia Bloomberg sulla possibile strategia della media company presieduta da Vincent Bollorè che punterebbe a un significativo taglio dei costi di Telecom Italia, a una vendita di Tim Brasil e soprattutto, in prospettiva, all’aggregazione con un altro big della telefonia.
In positivo anche le altre Piazze europee: Fste 100 +0,41%, Francoforte +1,11%, Parigi +0,27%. Atene ha chiuso le contrattazioni in rialzo dello 0,37%. Lo spread Btp-Bund è in riduzione a 147,5 punti base e il rendimento del Btp decennale è al 2,31%.
Dopo un avvio in profondo rosso le Borse hanno recuperato posizioni grazie ai segnali lanciati da Angela Merkel al Parlamento tedesco prima del via all’Eurogruppo: l’accordo, ha detto la Cancelliera, è ancora possibile, purché il governo Tsipras si impegni a rendere esecutivi gli impegni presi il 20 di febbraio. Allo stesso tempo si sono diffuse voci su un possibile accordo. Il quotidiano greco Kathimerini ha riferito sul proprio sito web che, secondo un funzionario dell’Unione Europea, Commissione Europea e Bce stanno preparando una dichiarazione congiunta sul debito greco nel caso si giunga finalmente a un accordo con Atene. Il testo sarebbe simile a quello pubblicato nel novembre 2012 dopo una riunione dell’Eurogruppo. Fra le misure annunciate allora, vi era quella che prevedeva il taglio del debito pubblico greco al 124% del prodotto interno lordo per il 2020, attraverso un pacchetto di misure suppletive di un’entità pari al 20% del Pil. Potrebbero poi essere introdotti controlli sui capitali qualora i deflussi dalle banche greche dovessero raggiungere livelli di allarme nei prossimi giorni. Giovedì prossimo potrebbe svolgersi una nuova riunione sulla Grecia a margine dei lavori del Consiglio europeo.
Nel frattempo la spinta è arrivata, oltreché dalla posizione di una Fed accomodante sul rialzo dei tassi, da alcuni positivi dati macroeconomici Usa. L’indice Filadelfia Fed è salito a giugno a 15,2 punti dai 6,7 di maggio contro le attese degli analisti ferme a 8 punti. Le richieste di sussidi settimanali di disoccupazione sono risultate sotto le attese scendendo a 267mila unità rispetto alle 276mila attese, con un calo di 12mila unità. L’inflazione di maggioha segnato +0,4%, quella core +0,1%, meno delle attese. Il superindice dell’economia americana è cresciuto a maggio dello 0,7% rispetto al +0,4% atteso dagli analisti.
Wall Street è partita al rialzo con il Dow Jones che avanza dell’1,07%, l’S&P500 dello 0,99% e il Nasdaq dell’1,35%. Vendite su Oracle dopo i risultati inferiori alle attese mentre avanzano Google, Amazon e Apple. Il petrolio Wti sale dello 0,57% a 60,26% e il cambio euro dollaro dello 0,56% a 1,14.
A Piazza Affari miglior titolo del Ftse Mib è Telecom Italia, seguita da Ferragamo +2,14%, Atlantia +2,09%, Enel +2,04% e Prysmian +1,89%. In fondo all’indice Saipem crolla del 5% sui timori di un peggioramento del debito che potrebbe portare a un probabile aumento di capitale. Realizzi su Mps -2,19%. Giù tra i peggiori del Ftse Mib anche Stm -1,11%, Tenaris -0,56% e Mediolanum -0,28%.