Nemmeno Ferragosto riporta il sereno sui mercati. L’inasprirsi delle tensioni in Ucraina, che fino a ieri sembrava prossima a una tregua, ha mandato in rosso quasi tutte le Borse europee. Per fortuna Piazza Affari era chiusa per festività.
La flessione più pesante è stata quella di Francoforte, su cui pesa anche la brusca caduta del Pil del secondo trimestre dell’anno: -1,4%. Male anche Parigi che ha lasciato sul campo lo 0,7%. In sostanziale parità invece Londra.
Soffre anche Wall Street, sia per le tensioni geopolitiche sia per il calo dell’indice di fiducia dei consumatori del Michigan.
Naturalmente gli scambi sottili di Ferragosto enfatizzano le perdite ma ormai i mercati pensano, soprattutto in Europa, che se la Bce non batterà presto un colpo mettendo in campo una sorta di Quantitative easing all’europea, ben difficilmente le Borse potranno riprendere quota.