LE RIFORME CINESI METTONO LE ALI ALLE BORSE ASIATICHE
Le Borse asiatiche hanno aperto la settimana in aumento dopo che la Cina ha promesso di portare avanti il più ampio programma di espansione delle libertà economiche degli ultimi vent’anni. L’ottimismo generatosi ha consentito ai listini di mantenersi sui massimi delle ultime due settimane.
In mattinata l’indice MSCI Asia Pacific guadagnava lo 0,2% a 141.82 alle 9:01 a Tokio dopo aver chiuso ai massimi dal 31 ottobre la settimana precedente. Il giapponese Topix cresceva dello 0,4% mentre lo yen si manteneva a una quota superiore al 100 sul dollaro Usa. Nei giorni scorsi la Cina si è impegnata a permettere più investimenti privati nelle società statali, ad allentare la politica del figlio unico e a espandere i diritti alla terra dei contadini, come confermato da un document ufficiale reso noto il 15 novembre dall’agenzia di stampa Xinhua. L’apertura agli investimenti privati “è positivo per l’equity” commenta Evan Lucas, market strategist di IG a Melbourne. “Ci sarà meno monopolio e più competizione”.
I futures sull’Hang Seng Index guadagnavano l’1,2% nella sessione mattutina, mentre i contratti sull’Hang Seng China Enterprises Index realizzavano un balzo del 2,2 per cento. L’indice Bloomberg sui titoli cinesi più trattati negli Usa è aumentato del 3,4%, venerdí scorso realizzando il maggior rally da luglio.
In mattinata, il Nikkei 225 Stock Average avanzava dello 0,4% dopo aver realizzato un aumento del 7,7% la scorsa settimana, la migliore performance degli ultimi quattro anni. Anche il sudcoreano Kospi è avanzato dello 0,4 per cento.
http://www.bloomberg.com/news/print/2013-11-18/asian-stocks-extend-two-week-high-after-china-reforms.html