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Le ricette contro il caro voli e il caro benzina del Governo diventano un boomerang

A due settimane dall’entrata in vigore dell’obbligo di esporre il prezzo medio, benzina e diesel sono in rialzo. E le compagnie aeree fanno appello all’Ue contro il decreto caro-voli dell’Italia: “Si rischia effetto valanga”

Le ricette contro il caro voli e il caro benzina del Governo diventano un boomerang

Le ricette del Governo contro il caro voli e il caro benzina? Un boomerang. A due settimane dall’entrata in vigore dell’obbligo di esporre il prezzo medio alla pompa di benzina, i prezzi di benzina e diesel sono aumentati. In tutto questo continua a far discutere il decreto del governo Meloni sul caro voli che limiterà le tariffe aeree dalla Sicilia e la Sardegna e verso le due isole. Tanto che le compagnie aeree hanno fatto appello alla Commissione europea: “Siamo fortemente preoccupati. Col decreto italiano si rischia effetto valanga”. È quanto afferma la lettera dell’associazione europea di categoria Airlines for Europe, di cui dà notizia il Financial Times.

D’altra parte, già Ryanair aveva usato parole durissime nel commentare il decreto italiano: “ridicolo” e dalle modalità “sovietiche” o degne di “Harry Potter”. Sta di fatto che, seppure l’Italia abbia risposto senza mezzi termini alla low-cost irlandese, la stessa Commissione aveva immediatamente alzato il livello di attenzione sul dossier lasciando trapelare un certo scetticismo al riguardo. Ma andiamo con ordine.

Benzina e diesel in rialzo: i cartelli del Governo Meloni un flop

Ad agosto, i prezzi dei carburanti alla pompa di benzina risultano in aumento da 16 giorni consecutivi. Come ogni anno, i ritocchi in su dei prezzi al distributore accompagnano gli italiani in viaggio per le vacanze. Ma rispetto al 2022, quando c’era il taglio delle accise, i prezzi sono decisamente troppo alti. In base ai dati forniti dal Mimit, i prezzi dei carburanti in autostrada risultano in aumento di circa 4 centesimi per la benzina e 7 per il gasolio. E non è servito a niente l’obbligo di esporre il prezzo medio, come hanno denunciato anche i sindacati di categoria, contrari alla misura introdotta dal ministro delle imprese del Made in Italy, Adolfo Urso, fin dall’inizio. Sicuramente la misura consente di scegliere dove rifornirsi, in trasparenza e consapevolezza ma non calmiera i prezzi. Rincari che svuotano le tasche degli italiani ma incrementano quelle dello Stato. Secondo Assoutenti – tra accise e Iva – lo Stato incasserebbe oltre 2 miliardi di euro.

A gettare benzina sul fuoco – è proprio il caso di dirlo – la risposta del ministro Urso. “Il prezzo industriale della benzina depurato dalle accise è inferiore rispetto ad altri Paesi europei come Francia, Spagna e Germania”. E ha aggiunto: “Falso quanto affermano alcuni esponenti politici che il prezzo di benzina e gasolio sia fuori controllo, anzi è vero il contrario: l’Italia ha fatto meglio di altri Paesi europei”. Una mossa che ha scatenato una pioggia di critiche, dato che gli italiani continuano a pagare il carburante con le accise e non senza.

Compagnie aeree contro il decreto Meloni sul caro-voli

Continua la polemica sul decreto conto il caro voli. Le compagnie aeree affilano le armi e si rivolgono direttamente alla Commissione Europea. Sono preoccupate che le nuove normative passate nell’ultimo Cdm possano “costituire un precedente e portare a un effetto domino”. A loro dire, limitare le tariffe “violerebbe i diritti delle compagnie di competere dove possibile, fissare i prezzi e definire i servizi come meglio credono”. Bruxelles ha confermato di aver ricevuto la lettera (“la stiamo esaminando”) e ha ribadito la posizione già espressa sul decreto: “I servizi della Commissione hanno contattato le autorità italiane e si aspettano di ricevere informazioni più dettagliate sul contenuto della misura in questione”, ha detto un portavoce dell’esecutivo comunitario. “La Commissione sostiene le misure volte a promuovere la connettività a prezzi accessibili, purché in linea con le norme del mercato interno dell’Ue”.

Alla fine, le recenti misure varate dal Governo Meloni si stanno rivelando un buco nell’acqua. Così come la tassa sugli extraprofitti delle banche, dove il Tesoro ha già corretto il tiro, e che andrà a ricadere proprio su coloro che si voleva aiutare: gli italiani.

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