BORSE INCERTE MA LE BANCHE SPINGONO MILANO. CREVAL E POP SONDRIO VOLANO IN VISTA DELLE NOZZE
Chiude in rialzo Piazza Affari +0,77% indice Ftse Mib a quota 21796 al traino del settore bancario in attesa del direttorio della Bce di giovedì. Lo spread si attesta a 165 punti base.
Assai più cauti gli altri listini: Londra sale dello 0,2%, Parigi arretra dello 0,2%, Francoforte -0,1%. La Borsa di Madrid chiude invariata nel giorno dell’uscita di scena del re Juan Carlos, che ha abdicato a favore del figlio Felipe: l’indice Ibex ha perso nel pomeriggio tutto il guadagno della mattina.
L’indice Pmi manifatturiero della Zona euro è sceso leggermente a 52,2 da 52,5 del mese precedente. In Italia si è registrato un rallentamento a quota 53,2 da 54 di aprile, anche la Francia ha deluso restando al di sotto di quota 50, che fa da spartiacque fra prospettive di crescita dell’attività e segnali di contrazione.
Quasi invariata Walll Street dopo un dato sull’Ism (l’indice del manufacturing) assai meno brillante delle previsioni: la ripresa dopo il gelo invernale, risulta meno rapida e robusta del previsto: Dow Jones +0,12%, S&P +0,03%.
A Piazza Affari sono state le banche a mettersi in luce: Banca Popolare di Milano sale dell’1,4% dopo la conclusione positiva dell’aumento di capitale da 500 milioni di euro. Ubi +3,3%, Mediolanum +1,6%. Unicredit ed Intesa salgono dell’1%, Ubi quasi del 4%, MontePaschi +0,2% (venerdì ha guadagnato il 7%).
In grande evidenza le due banche di Sondrio in vista di una possibile aggregazione, compolici le parole del governatore Ignazio Visco a favore di operazioni che “recuperino efficienza”. Esplode il CreditoValtellinese +8,4%, segue la Popolare Sondrio +4,9%. Fra le assicurazioni, buon rialzo di UnipolSai +1,6% dopo il verdetto positivo dell’Antitrust.
Nel comparto industriale la protagonista, in negativo, è StM -2,5%: il titolo subisce il declassamento di Citigroup a Sell da Neutral. In grande evìdenza Telecom Italia +1,6%: nell’attesa di novità sul probabile scioglimento di Telco. Jefferies ha alzato il target price da 0,74 euro a 0,89 euro.
Finmeccanica sale dell’1%, brilla Pirelli +1,7%, promossa da Goldman Sachs a Neutral da Sell. Fiat +0,2% chiude in positivo grazie ad un colpo di reni nel f9onale nonostante i dati deludenti sulle immatricolazioni di auto in Francia a maggio. Enel segna un lieve progresso dello 0,3%: Barclays ha alzato il target price del 15% portandolo a 4,6 euro. A2A +1,8%.