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Le Pmi italiane crescono con gli investimenti 4.0

Mecspe

Sono gli investimenti in innovazione a trainare le piccole e medie imprese italiane, che nel trienno 2016-2018, nonostante tutte le difficoltà congiunturali, hanno registrato ricavi in crescita media del 4,3% annuo e una forza lavoro aumentata nel periodo del 5,6%. A rivelarlo è una profonda analisi effettuata da Banca IFIS, che non solo ha setacciato i bilanci di un ampio ecosistema di 62mila imprese (in rappresentanza di 9 settori manifatturieri: Automotive, Costruzioni, Logistica e Trasporti, Agroalimentare, Meccanica, Moda, Tecnologia, Chimica e Farmaceutica, Sistema Casa), ma ha anche affiancato un’attività di web listening, ovvero di “ascolto” e lettura di oltre 666 mila conversazioni sul web, da cui sono stati estrapolati tre “hot topic” di discussione: trasformazione digitale, sostenibilità, supporto pubblico e risorse umane/competenze.

Da tutto il materiale raccolto è dunque emerso che gli investimenti delle Pmi italiane nel periodo considerato sono saliti del 3,4%, e che sono stati soprattutto quelli 4.0, ovvero nelle nuove tecnologie, ad aver fatto la differenza: nel 60% dei casi, le Pmi intervistate, grazie agli investimenti in 4.0, sono diventate davvero imprese manifatturiere digitali. L’innovativo modo di osservare il tessuto produttivo italiano, che sarà utile per individuare le nuove sfide delle piccole e medie imprese del territorio, è stato portato avanti da Banca IFIS al fianco del dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari e in collaborazione con il dipartimento di Scienze Economiche e aziendali dell’Università di Padova.

La ricerca ha estrapolato due sottoinsiemi di aziende con performance sopra la media: sono le PMI TOP, con ricavi medi pari a 7,1 milioni di euro e una marginalità media annua di +15,8%, e le PMI Stellari che rivelano una crescita dei margini medi annui del 23,6%. Queste ultime, pari a 1.040 società, presentano una dinamica a due cifre nelle risorse umane: +20,8% la variazione media annua dei dipendenti e alla voce investimenti +16,7%. L’unico limite resta la difficoltà nel reperire figure professionali tecniche adeguate nella gestione del cloud computing, per l’integrazione dei sistemi informativi, la robotica collaborativa, cyber security, big data, IOT, intelligenza artificiale e realtà aumentata.

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Categories: Economia e Imprese