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Le pagelle della serie A: dopo Inter e Milan si sblocca anche la Roma, ma s’inceppano Juve e Lazio

Un gol di Osvaldo sblocca la Roma e salva la panchina di Luis Enrique. E’ il weekend della prima volta di Milan, Inter e Roma. Juve, Lazio e Udinese non vanno invece oltre il pari. Però la squadra di Conte e di Guidolin sono in testa alla classifica in un campionato molto incerto dopo il risveglio delle grandi. In settimana il secondo turno di Champions

SI SBLOCCA ANCHE LA ROMA!
CONTRO IL PARMA LUIS ENRIQUE TROVA LA VITTORIA E UN PO’ DI SERENITA’.

VOTO:  6,5

Il weekend delle prime volte (o meglio, delle prime vittorie) si è chiuso con il successo della Roma sul campo del Parma. Al Tardini i giallorossi sono riusciti finalmente a prendersi tre punti, che non cancellano i problemi di gioco ma perlomeno fanno respirare, il che non è certo un particolare da poco. Per vedere gol a grappoli bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo, almeno stando a quanto ci raccontano Luis Enrique e Thomas DiBenedetto, ma intanto la Roma si gode i progressi tattici e soprattutto il successo firmato Osvaldo. L’ex Espanyol ha sbloccato una gara tignosa, realizzando la seconda rete consecutiva, che gli permetterà di zittire (almeno per un po’) il polemico etere giallorosso, che l’aveva già bollato come “bidone”. La sufficienza piena che diamo alla Roma però va al di là della vittoria, comunque fondamentale. I ragazzi di Luis Enrique si sono mossi meglio, sulla falsa riga della gara contro l’Inter, ma rispetto a quella sera abbiamo visto qualcosa in più in fase offensiva. Totti si è reso pericolosissimo per ben due volte, e di questi tempi è una notizia, Osvaldo, oltre al gol segnato ne ha sfiorato un altro, e Pjanic sembra sempre più inserito negli schemi di Luis Enrique. Più “ballerina” la difesa, dove a parte uno strepitoso Heinze, si è vista troppa confusione. Tirando le somme però, la Roma esce dal Tardini con il sorriso, per un gioco che piano piano sta decollando e per una vittoria che fa morale e classifica. Perchè nonostante i mille problemi di questo inizio di stagione, i giallorossi sono a soli 3 punti dalla vetta.

LA JUVE S’INCEPPA ANCORA!
A CATANIA I BIANCONERI RACCOLGONO SOLO UN PAREGGIO.

VOTO:  5,5

Come cambiano prospettive e giudizi in una settimana! Domenica scorsa, eravamo qui a celebrare la vittoria esterna della Juventus sul Siena, ora, complice il turno infrasettimanale, dobbiamo commentare la brusca frenata dei bianconeri. La squadra di Conte è ancora imbattuta, ma i due pareggi consecutivi contro due “piccole” come Bologna e Catania, frenano sicuramente gli entusiasmi. E se la Juve ha dimostrato ancora una volta di non mollare mai, qualche preoccupazione viene dal primo tempo, dove i ragazzi di Conte hanno decisamente sbagliato l’approccio. Certo, anche il tecnico bianconero ci ha messo del suo, lasciando in panchina lo straripante Pepe di questo inizio di stagione per l’evanescente Elia (debutto decisamente negativo per l’olandese). Un primo tempo molle quello della Juventus, e così nessuno si è stupito più di tanto quando Bergessio ha insaccato il pallone del vantaggio rossoazzurro. Buona invece la reazione nella ripresa (immaginiamo le urla di Conte nell’intervallo), anche se è giusto sottolineare come il pareggio di Krasic (altra partita a due facce per il serbo) sia arrivato soprattutto per una papera di Andujar. Dopo le palle gol sono arrivate, da una parte e dall’altra, dimostrando che la Juve è molto più registrata nel reparto offensivo che in quello arretrato. Insomma, a conti fatti un pareggio giusto, che non deve creare eccessivi allarmismi, anche perchè, se è vero che i bianconeri faticano a vincere, è altrettanto vero che sono ancora imbattuti. Ma se la Juve voleva prendere la via della fuga, l’obiettivo è fallito, o perlomeno rimandato.

LAZIO, CONTINUA LA SINDROME DELL’OLIMPICO.
CONTRO IL PALERMO FINISCE ZERO A ZERO TRA I FISCHI DEI TIFOSI.

VOTO:  5,5

E’ finita 0 a 0, tra i soliti fischi dei tifosi laziali al tecnico Reja. Questa, come ben sapete, non è una novità, così come gli stenti della Lazio tra le mura amiche. Intendiamoci, un pareggio contro il Palermo non è per niente da buttare, ma i biancocelesti dimostrano ancora una volta di soffrire quando devono fare la partita. Perchè Devis Mangia non è Delio Rossi, dunque (almeno fino a quando Zamparini non si sarà stufato) dobbiamo aspettarci sempre un Palermo più accorto, soprattutto lontano dal Barbera. Reja se l’è giocata, ma i rosanero sono stati bravi a resistere e a ripartire, rischiando addirittura di uscire dall’Olimpico a bottino pieno. Al di là delle frasi di circostanza di Lotito e Reja, il problema casalingo c’è, eccome se c’è, e i numeri (che non mentono mai) ci dicono che dei 5 punti raccolti dalla Lazio, solo 1 è arrivato a Roma, oltre al pareggio contro il Vaslui (risultato non esattamente positivo). Perchè? Problemi tattici (un conto è chiudersi e ripartire come a San Siro contro il Milan, un altro è attaccare dal primo minuto) e ambientali. Lo ripetiamo da quest’estate, quando la Lazio raccoglieva consensi e successi nelle amichevoli ma veniva fischiata dal suo pubblico, così è difficile andare avanti. I fatti lo dimostrano, e se Reja è arrivato addirittura a minacciare le dimissioni qualcosa vorrà pur dire. La Lazio è una buona squadra, ma tutt’altro che perfetta (nessuna lo è). Per raggiungere grandi traguardi avrà assoluto bisogno della sua gente. Che al momento è troppo impegnata a fischiare Reja per rendersene conto.

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