Milan, voto 7,5
Balotelli, Balotelli, nient’altro che Balotelli. Il mercato rossonero gira tutto attorno a Super Mario, il vero colpo di questa sessione invernale, e non solo dal punto di vista tecnico. Considerati prezzo ed età l’affare è davvero da applausi. Buone anche le altre operazioni: dallo scambio Zaccardo – Mesbah all’acquisto del giovane Salamon, dal riscatto di metà Constant alle cessioni dei deludenti Acerbi ed Emanuelson. Inevitabile l’addio a Pato, per il quale sono comunque arrivati ben 15 milioni. Mezzo voto in meno per il mancato arrivo di un centrocampista centrale, ma i tifosi del Milan possono finalmente tornare a sorridere.
Napoli 7
Gli Azzurri tentano la scalata alla classifica. Ingolosito dal rallentamento della Juve capolista, De Laurentiis ha dato il via libera ad acquisti importanti, ma non per questo particolarmente esosi. Armero e Rolando, fiori all’occhiello del mercato napoletano, sono arrivati in prestito con diritto di riscatto e Calaiò, il vice Cavani, è costato solo 2,5 milioni. Da scoprire il giovanissimo Radosevic, mentre non suscitano particolari emozioni le cessioni di Aronica, Dossena, Uvini e Vargas. Il saldo è attivo, e non solo sul bilancio.
Fiorentina 6,5
Medaglia di bronzo del mercato. Anche questa volta i Della Valle non hanno badato a spese, guardare il saldo finale per credere. La Viola ha speso quasi 16 milioni, non male in questi tempi di austerity e operazioni low cost. Riflettori puntati su Giuseppe Rossi, del quale si parla poco solo per via dell’infortunio, stuzzicante il ritorno in Serie A di Momo Sissoko, ex mastino della Juventus. Unico neo, la mancanza di un attaccante di alto livello: riuscirà la Fiorentina a puntare all’Europa con i soli Toni e Larrondo?
Inter 6
Gravemente insufficiente fino a pochi giorni fa, il mercato nerazzurro ha avuto un’impennata proprio nel finale. Gli acquisti totali sono 6, ma l’attenzione è catalizzata da Mateo Kovacic, già considerato “il nuovo Boban”. Sul giovane croato confluiscono le speranze di Stramaccioni, che potrà così dare un po’ di qualità al suo centrocampo di mastini. Una bella scommessa, partita con i favori della critica. Per il resto il mercato dell’Inter lascia più di una perplessità: Schelotto e Kuzmanovic si presentano come onesti gregari, Rocchi e Carrizo come riserve di lungo corso. Mezzo punto in meno per la gestione del caso Sneijder, svalutatosi di conseguenza, mezzo in più per quella di Coutinho, ceduto ad un prezzo sbalorditivo.
Juventus 5,5
Ed eccoci alle note dolenti. Alzi la mano chi, qualche mese fa, avrebbe indicato in Anelka l’uomo giusto per dare qualità all’attacco bianconero. Intendiamoci, il francese rappresenta una bella scommessa, se non altro perché arrivato a costo zero, ma le sue condizioni fisiche suscitano più di una perplessità. Per il resto poco da aggiungere: Peluso, preso per sostituire sia Chiellini che Asamoah, sta deludendo in entrambi i ruoli, e del giovane Cevallos non si conoscono nemmeno i connotati. Indolore la cessione di Lucio, interessante l’acquisto di Llorente. Che però arriverà solo nel mercato estivo.
Lazio 5
Un’occasione sprecata. Potremmo anche sbagliare, ma il mancato rafforzamento dei biancocelesti proprio ora che lottano per lo scudetto lascia l’amaro in bocca. Un anno fa, di questi tempi, Reja minacciò di dimettersi proprio per questioni legate al mercato, e la sua Lazio, in piena zona Champions, dovette poi accontentarsi dell’Europa League. Per ora Petkovic sembra tranquillo, ma certo immaginiamo non stia facendo i salti di gioia. Peccato per il caos attorno a Felipe Anderson, prima annunciato, poi salutato con rammarico. Con questo giovane brasiliano staremmo commentando un voto più alto, invece è arrivato il semi sconosciuto Pereirinha. E tralasciamo il caso Zarate, che resta così sul groppone di squadra e società.
Roma 4
La maglia nera del mercato. Un mese intero a parlare di Zeman, di De Rossi, della società e della piazza. La domanda è d’obbligo: perché non occuparsi un po’ del rafforzamento della squadra? Eppure i segnali sono chiari, questa Roma proprio non va. La difesa (penultima per rendimento, peggio ha fatto solo quella del Pescara) avrebbe avuto bisogno di rinforzi, così come l’attacco, che sarà pure il migliore del campionato, ma dovrà fare a meno di Destro per un bel po’ di tempo. E invece Sabatini ha puntato tutto su Torosidis, esterno destro peraltro poco gradito a Zeman. Troppo poco per scalare una classifica che piange. Proprio come il mercato.