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Le Olimpiadi di Parigi e le domande che l’Italia non si fa: i Giochi si potevano tenere a Roma, vi ricordate perché non si sono fatti?

Imagoeconomica

Prima la grande e “blasfema” (????) cerimonia d’apertura dei Giochi olimpici di Parigi, poi l’inquinamento della Senna dove dovrebbero tenersi le gare di nuoto per il triathlon. Non passa giorno senza che i media italiani pontifichino sui difetti delle Olimpiadi francesi, che naturalmente hanno le loro pecche ma non sembrano proprio il flop che qualcuno racconta. Criticare è lecito, ma per non scadere nel più vieto provincialismo gli italiani dovrebbero sempre farsi due domande. Primo: siamo proprio sicuri che se le Olimpiadi le avesse fatte l’Italia, avremmo saputo fare meglio dello Francia? Ma soprattutto – è la seconda domanda ed è quella cruciale – perché l’Italia ha rinunciato in partenza ad ospitare le Olimpiadi 2024? Vi ricordate la figuraccia della sindaca grillina di Roma, Virginia Raggi, la peggior prima cittadina della Capitale insieme al nostalgico fascista Gianni Alemanno, quando nel 2016 fece il “gran rifiuto” e lasciò cadere la candidatura di Roma per le Olimpiadi? Uno spettacolo pietoso, dominato dal dilettantismo e dall’ignavia. La Raggi ci voleva far credere che a Roma non si potevano tenere le Olimpiadi e che perciò era meglio rinunciare perché la corruzione sarebbe stata incontrollabile. Ma dimenticava che alla guida del Comune di Roma c’era proprio lei con la sua squadra di improvvisati assessori grillini. Allora i casi sono due: o Raggi e i grillini non si fidavano nemmeno di se stessi e non pensavano di saper controllare la corruzione oppure nessuna opera ed evento pubblico si potrebbero mai fare perché la corruzione è sempre in agguato. Erano i tempi della infatuazione della “decrescita felice” di grillina memoria, ricordate? Pensateci ogni volta che in tv vedete le Olimpiadi di Parigi.

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