La “nuvola” – il nuovo modo di lavorare col pc, dove il software risiede nei cieli, in un server lontano e tutto si fa online – è una riserva importante di posti di lavoro. Solo in India il ‘cloud computing’ potrà creare due milioni di posti di lavoro, afferma uno studio dell’International Data Centre, commissionato da Microsoft.
E questi due milioni sono il 15% dei job creati dalla ‘nuvola’ in tutto il mondo, che quindi assommano a oltre 13 milioni. Non basta: il fatturato legato al ‘cloud computing’ arriverà, già nel 2015, a oltre mille miliardi di dollari: una stima basata sulla forte correlazione fra ‘nuvola’, innovazione e imprenditorialità. Lo studio stima che i paesi che investiranno nell’infrastruttura della ‘nuvola’ saranno quelli che sperimenteranno più crescita, sia del prodotto che dell’occupazione.
Questo non vuol dire, tuttavia, che la nuvola soppianterà il vecchio modo di lavorare. Fino a che il mondo non sarà avvolto da una wi-fi ubiqua ed efficiente, ci sarà sempre bisogno di lavorare offline con un software a portata di mano.
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