La mostra retrospettiva Nancy Elizabeth Prophet: I Will Not Bend an Inch celebra l’opera e l’eredità di Nancy Elizabeth Prophet (americana, 1890-1960), una scultrice poco riconosciuta, nota soprattutto per il suo lavoro a Parigi durante gli anni tra le due guerre. Organizzata e presentata per la prima volta al RISD Museum, questa breve rassegna presenta venti opere, tra cui sculture in legno e marmo, rilievi in legno policromo, acquerelli e documentazione di materiali d’archivio e opere perdute o distrutte. La mostra è presentata in due gallerie del Sackler Center for Feminist Art. La prima galleria offre uno sguardo ravvicinato alla limitata ma straordinaria produzione di questa artista, mentre la seconda galleria offre uno sguardo sulla vita e la pratica in studio dell’artista. Inoltre, la mostra presenta un progetto cinematografico collaborativo intitolato Conspiracy (2022), realizzato dall’artista Simone Leigh e dall’artista e regista Madeleine Hunt-Ehrlich. La presentazione di Nancy Elizabeth Prophet: I Will Not Bend an Inch è organizzata da Catherine Morris, curatrice senior del Sackler Center for Feminist Art, Elizabeth A. Sackler, con Carla Forbes, assistente curatrice del Sackler Center for Feminist Art.
Nata nel Rhode Island nel 1890 da padre di Narragansett e madre nera
Prophet si diplomò alla Rhode Island School of Design (RISD) nel 1918. Fu la prima donna di colore a laurearsi presso la prestigiosa scuola d’arte e design. Nonostante la disapprovazione dei genitori, dopo aver completato gli studi alla scuola pubblica lavorò come domestica per pagarsi la retta alla RISD. Dopo un breve periodo a New York, si trasferì a Parigi nel 1922. I dodici anni che Prophet trascorse lavorando a Parigi segnano l’apice della sua carriera. Al suo arrivo, si iscrisse all’École des Beaux-Arts ed espose regolarmente al Salon d’Automne, al Salon d’Août e al Salon des Artistes Français. Per tutta la sua carriera, nonostante la povertà e l’isolamento, rimase interamente dedita alla sua attività.
Le sue sculture di teste-ritratto in legno realizzate a Parigi
A Parigi, Prophet scolpì una serie di teste-ritratto, scolpite principalmente in legno massello. Queste opere costituiscono il nucleo della mostra. Le nove sculture a tutto tondo di Prophet ancora esistenti dimostrano con forza l’abilità dell’artista nel trattare tratti distintivi con una mano idealizzante e straordinariamente ricca di sfumature. Il Brooklyn Museum conserva nella sua collezione uno dei busti-ritratto in legno di Prophet, attualmente esposto nelle gallerie d’arte americana recentemente riallestite, “Toward Joy: New Frameworks for American Art”. La scultura del 1930, intitolata “Youth (Head in Wood)”, è una delle sole circa una dozzina di opere di Prophet ancora esistenti. Sebbene siano note solo poche opere in legno di Prophet, le sue sculture in marmo, i suoi rilievi e le sue opere su carta sono più rare: diciassette di queste saranno incluse nella mostra, insieme allo straordinario diario parigino dell’artista e ai suoi strumenti da intaglio, che modificò significativamente per uso personale e mantenne con grande cura.
Documenti e fotografie testimoniano la sua vita e il suo lavoro
La mostra include anche documenti storici rivelatori, come fotografie di studio di opere andate perdute e la corrispondenza di Prophet con W. E. B. Du Bois, sostenitore a vita del suo lavoro. Questi materiali offrono uno spaccato di come si orientò nel mondo dell’arte e come cercò di posizionare il suo lavoro come artista donna afro-indigena, resistendo a aspettative razziste e sessiste. Il titolo della mostra, “I Will Not Bend an Inch”, fa riferimento a un’annotazione del diario di Prophet del 1929, che incarna il suo spirito ardente e tenace e la sua dedizione alla sua arte di fronte a immense avversità. Prophet tornò negli Stati Uniti nel 1934. Con il sostegno di Du Bois, si stabilì ad Atlanta, dove co-fondò il programma d’arte dello Spelman College, consolidando la sua eredità di insegnante influente e trasformativa. Dieci anni dopo, Prophet tornò nel Rhode Island, dove morì nel 1960. Nancy Elizabeth Prophet: I Will Not Bend an Inch offre la prima analisi museale di questa singolare artista, offrendo un’analisi attuale delle artiste di colore dell’inizio dell’era moderna, che precedette l’emergere dei movimenti femministi, dei nativi americani e dei diritti civili del XX secolo.
Opera di copertina (dettaglio): Nancy Elizabeth Prophet. Youth (Head in Wood), ca. 1930. Wood. Brooklyn Museum, Brooklyn Museum Fund for African American Art in honor of Saundra Williams-Cornwell, 2014.3. (Photo: Brooklyn Museum)