È la Danimarca il Paese al mondo con il più efficace sistema previdenziale, sostenibile e che garantisce un robusto reddito ai pensionati. Il trionfo dei paesi scandinavi è confermato dal secondo posto dell’Olanda, mentre la maglia nera va all’Indonesia, a conferma delle difficoltà delle economie emergenti. È questo il risultato del Melbourne Mercer Global Pension Index,l’indicatore realizzato dal gruppo assicurativo australiano Mercer per la valutazione dei sistemi previdenziali di 20 Paesi del mondo, presentato questa mattina a Roma durante il seminario“Previdenza e Assistenza: proposte per un approccio integrato” organizzato da Assoprevidenza (Associazione Italiana per la Previdenza e l’Assistenza Complementare), Mercer Italia, Studio Attuariale Orrù & Associati, con il contributo del Fondo Pensioni del Personale di BNL/BNP Paribas Italia. Le ristrettezze delle risorse pubbliche e l’esigenza di non tagliare le prestazioni sociali evidenziano un problema di sostenibilità che riguarda l’intero sistema di welfare italiano, sia nella sua componente previdenziale, sia in quella assistenziale. “L’opportunità di aprire una riflessione sul modello di welfare in funzione del mutato quadro economico e sociale – ha affermato Sergio Corbello, Presidente di Assoprevidenza -è argomento ampiamente dibattuto. È assolutamente urgente definire il ruolo che gli istituti della previdenza e dell’assistenza complementare, fondi pensione e casse di assistenza, potranno sostenere nell’auspicata costruzione di un sistema di welfare integrato”.
IL RATING DEI SISTEMI PREVIDENZIALI DI MERCER
Per valutare gli schemi pensionistici di Paesi dalle diverse strutture politico-sociali e difformi condizioni economiche, Mercer ha utilizzato svariati parametri riuniti in tre macro-categorie: adeguatezza, sostenibilità, integrità (regolamenti, costi, governance, etc.), che hanno dato vita a un rating dei sistemi previdenziali:
1. solo la Danimarca ha raggiunto il livello di eccellenza;
2. sistemi dalla struttura sana, con buone caratteristiche generali, ma con aree di possibile miglioramento: Olanda, Australia, Svezia, Cile, Canada Regno Unito, Svizzera e Singapore;
3. Paesi con sistemi previdenziali buoni, ma che presentano carenze che vanno risolte per mantenere la sostenibilità sul lungo periodo: Germania, Francia, Brasile, Stati Uniti, Messico, Polonia;
4. schemi previdenziali di Paesi che presentano grandi aree di debolezza che vanno affrontate, per non mettere in dubbio la loro efficacia e sostenibilità: Giappone, India, Corea, Cina e Indonesia. L’Italia non rientra tra i Paesi monitorati, ma se lo fosse, si piazzerebbe a cavallo tra la seconda e la terza fascia.