Le Winx sbarcano in Borsa. Rainbow, la società di Iginio Straffi che ha creato le fatine amate dalle bambine di tutto il mondo, ha presentato domanda per quotarsi sul segmento Star di Piazza Affari. L’Ipo, si legge in una nota, consisterà esclusivamente in un collocamento istituzionale riservato ad investitori qualificati in Italia e ad investitori istituzionali all’estero. Il prospetto è stato presentato alla Consob.
Le azioni offerte saranno messe in vendita da Straffin e Viacom Holdings Italia, che oggi detengono, rispettivamente, il 70,38% e 29,62% di Rainbow. Si stima che l’offerta, inclusa l’ opzione Greenshoe, possa avere ad oggetto fino al 40% del capitale sociale. È previsto che l’operazione venga completata entro maggio 2018, compatibilmente con le condizioni di mercato e subordinatamente alle approvazioni di Borsa Italiana e Consob.
La nota precisa che lo statuto sociale che sarà in vigore dalla data di avvio delle negoziazioni prevede l’istituto del voto maggiorato. Si segnala inoltre che Rainbow non sarà contendibile anche ad esito dell’offerta e la società, Straffin e Viacom Holdings Italia assumeranno impegni di lock-up, in linea con la prassi di mercato per questo tipo di operazioni. Unicredit Corporate & Investment Banking e Credit Suisse Securities (Europe) agiscono in qualità di joint global coordinator e Joint Bookrunner e UniCredit Corporate & Investment Banking anche in qualità di sponsor. Kepler Cheuvreux agisce in qualità di specialist nell’ambito della quotazione.
Il gruppo Rainbow è nato nel 1995. La sua attività consiste nella creazione e nello sviluppo di prodotti televisivi e cinematografici e nella loro commercializzazione anche tramite concessione di licenze, nonché nella produzione animata per società terze, attività che è stata integrata nel 2015 con l’acquisizione della società canadese Bardel Entertainment.
Dal 2017 Rainbow, a seguito dell’acquisizione del Gruppo Iven, ha ampliato la propria offerta di prodotti televisivi e cinematografici dedicata ad adulti e famiglie con i format TV e film library di proprietà di Colorado Film Production. Qualche anno fa la società aveva già programmato lo sbarco a Piazza Affari, ma poi aveva rinviato la quotazione poiché all’epoca le condizioni di mercato non erano favorevoli.