Valorizzare il ruolo delle edicole e garantire servizi postali più efficienti e vicini ai cittadini. Va in questa direzione ‘In zona’, il progetto nato dall’accordo tra Nexive, operatore postale privato, e i due sindacati italiani dei giornalai, Sinagi e Sinagi presentato al Circolo della Stampa di Milano. L’iniziativa, che in tre anni punta a coinvolgere 12mila edicole in tutto il Paese, nasce con una duplice finalità. Da una parte aiutare le edicole a ripensare il loro modello di business, sviluppando attività che vadano oltre la semplice distribuzione di giornali e riviste; dall’altra innovare il servizio postale tradizionale, andando in contro alle esigenze degli utenti, delle pubbliche amministrazioni e imprese, offrendo la possibilità di inviare corrispondenza e pacchi in maniera più comoda, grazie a punti di prossimità diffusi sul territorio e aperti con orari più flessibili, week end compresi, semplificando la comunicazione, e sostenendo anche lo sviluppo di un settore strategico come l’eCommerce, che nell’ultimo anno ha superato i 16 miliardi di Euro.
“All’esterno tutti si sono accorti del valore della rete di vendita delle edicole, contrariamente al mondo editoriale”, ha affermato Giuseppe Marchica, Segretario Generale SINAGI, ribadendo come l’obiettivo che il sindacato dei giornalai “si prefigge è quello di valorizzare la funzione e il ruolo delle edicole tradizionali” e questo tipo di collaborazioni “risponde alla nostra idea delle edicole come veri e propri centri al servizio delle città e dei cittadini”.
“Gli editori hanno fatto di tutto per allontanare i clienti dal banco vendita, noi puntiamo a fare il contrario con questa operazione di marketing”, ha detto il presidente dello Snag, Armando Abbiati. “Secondo una vecchia regola del marketing, portare le persone in negozio aumenta le possibilità di vendita”, ha riassunto, vedendo nell’ampliamento dell’offerta uno stimolo per i potenziali lettori per acquistare i prodotti editoriali offerti. “Ciò andrà a vantaggio non solo degli edicolanti, ma anche degli editori, che avranno più possibilità di far conoscere e di vendere i propri prodotti ai consumatori”.