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Le due scommesse dell’asset management di Banca generali: Btp e Borse emergenti

Btp e azionario Emergente: queste le due scommesse vincenti di Banca Generali. “Sono stati tre mesi positivi sia sul fronte delle performance assolute che relative – afferma Mario Beccaria, responsabile asset management di Banca Generali – a fine anno abbiamo fatto due scommesse strategiche: la prima sui Btp, inizialmente sulla parte breve a 2 anni, per poi spostarci di volta in volta su scadenze di 3 e 5 anni, prendendo l’aumento della fiducia sul debito italiano; la seconda sui mercati azionari emergenti, dall’Est Europa a Cina e India, dall’ Africa e MedioOriente all’America Latina”. Un trimestre che è stato di soddisfazioni anche sul fronte della raccolta: 138 milioni di euro la raccolta netta totale di marzo che conferma il trend di crescita degli ultimi mesi e porta la raccolta complessiva dei primi tre mesi del 2012 a 543 milioni di euro, in progresso sui 500 milioni di euro di fine 2011.

La fiducia sul debito italiano e sui mercati Emergenti viene confermata anche per i prossimi mesi. “La scommessa la gioco ancora sui Btp – dice Beccaria – sul fronte azionario siamo sottopesati sull’Europa, siamo abbastanza costruttivi sul mercato azionario Usa e siamo lunghi su quegli Emergenti che hanno caratteristiche di crescita legata alla domanda interna”. Con attenzione ai Paesi Next 11: tutti quei Paesi che per le loro caratteristiche come crescita futura, popolazione e infrastrutture daranno soddisfazioni in un’orizzonte di lungo periodo.

SI’ AI BTP, NO AGLI ALTRI PERIFERICI

Le turbolenze di questi giorni sullo spread Btp-bund che è risalito a quota 370 non fanno fare marcia indietro sul debito italiano. Spiega Beccaria: “Per chi è entrato nei Btp pensare che tutto sia passato è utopistico. Per noi rimane valida la bontà dei titoli di Stato, chi ci investe sa che deve sopportare momenti di volatilità. Crediamo infatti che ci sia ancora valore a rimanere nei Btp rispetto al debito core Europa, un livello normale è attorno ai 250-230 punti base contro la Germania. Inoltre siamo in un momento di non crescita per l’Europa che significa niente rialzo dei tassi”. La scommessa sull’Europa è però giocata solo sui Btp. Non solo l’azionario è sottopesato ma Banca Generali si tiene anche alla larga dagli altri periferici, come Portogallo e Spagna. Sull’azionario meglio il mercato Usa che è visto a fine anno su livelli più alti degli attuali: la scelta dipende sia dalla debolezza della crescita europea sia dalla maggiore reattività dei listini d’oltreoceano. Certo, anche l’Europa è attesa a fine 2012 su livelli più alti degli attuali ma in maniera graduale: e così meglio tenerla sottopeso per tutto il 2012. Dal 2013 è un’altra storia e si vedrà. Ma sul fronte dell’azionario, come detto, la scommessa più forte guarda agli Emergenti.

CINA, INDIA E…NEXT-11

Emergenti? Cina e India, certo. Banca Generali continua infatti a rimanere positiva e a investire in questi Paesi. E anche East Europa: la Bg Selection Sicav Eastern Europe ha reso il 14,40% da inizio anno (al 30 marzo) contro il 12,93% del benchmark. Ma la nuova frontiera sono i Next 11. “Si tratta di tutti quei Paesi che presentano certe caratteristiche di crescita per il futuro, popolazione e infrastrutture come Corea, Filippine, Pakistan, Egitto, Messico, Indonesia e Turchia. La bellezza di questo prodotto è che ci indirizziamo sui cinque continenti e comprende economie in diversi stadi di sviluppo: Corea e Messico sono abbastanza avanzate, Indonesia e Turchia stanno in mezzo, Filippine, Pakistan ed Egitto sono allo stato primordiale. E darà soddisfazioni nel lungo periodo”. Next 11 è un acronimo inventato da Goldman Sachs e Banca Generali è tra i primi in Europa ad averlo lanciato come prodotto con un fondo di fondi che da inizio anno ha reso il 6,54% (al 30 marzo 2012). Lo stile di gestione di Banca Generali infatti parte dall’analisi dell’area su cui scommettere per poi delegare alle migliori competenze sul mercato la scelta dei settori.

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