Dopo una mattinata in rialzo, le Borse europee si sgonfiano nel primo pomeriggio e virano in rosso. L’inversione di rotta è arrivata in seguito alla pubblicazione degli ultimi dati Usa sul lavoro, che hanno deluso le aspettative del mercato.
A settembre le aziende degli Stati Uniti hanno creato 142mila posti, mentre gli analisti attendevano un rialzo di 200mila unità. Il tasso di disoccupazione, invece, è rimasto invariato al 5,1%, come previsto. Il rapporto del dipartimento del Lavoro americano solleva dubbi sul fatto che la Federal Reserve possa davvero iniziare ad alzare i tassi quest’anno per la prima volta dal 2006.
La reazione dei listini europei a questi numeri è stata immediata: Milano ha virato in rosso dello 0,2%, mentre Francoforte cede lo 0,8%, Parigi lo 0,9% e Londra lo 0,3%. Avvio pesante anche a Wall Street, dove il Dow Jones ha aperto in ribasso dell’1,3%.
Sul versante valutario, l’euro si è rafforzato fino a superare quota 1,3 sul dollaro. Nell’obbligazionario, da segnalare il rally dei Treasury: il decennale vede rendimenti scendere all’1,9387% dal 2,042% di ieri. Il rendimento è sceso sotto il 2% per la prima volta dal 24 agosto scorso, quando il crollo dello Shanghai Composite era stato caratterizzato come il “lunedì nero cinese”. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0102%.
Sul Ftse Mib brilla Yoox (+2,69%), dopo che la Consob ha dato il via libera alla fusione con Net-à-porter. Bene anche Monte Paschi (+2,17%), Saipem (+2,12%), Mediolanum (+1,31%) e Unipol (+1,05%). In fondo al listino viaggiano Moncler (-3,02%), Telecom Italia (-2,75%), Salvatore Ferragamo (-2,50%), Buzzi Unicem (-1,68%) e Luxottica (-1,48%).