La spinta al rialzo di Wall Street e dei mercati asiatici si è spenta stamane sui listini europei, scettici sulle dimensioni degli aiuti ai mercati in arrivo su mercati ed economie per fronteggiare il coronavirus. Piazza Affari non fa eccezione: -1,67% circa attorno a 21.500 punti a metà giornata. Perdite ancora maggiori si verificano a Parigi -1,7% e Madrid oltre il 2%. Londra -1,44%. Francoforte -1,6%, nonostante le previsioni in calo pubblicate da Continental -10%. Il warning pesa sull’intero settore auto: -2,8%. In calo dell’1,9% Pirelli, dell’1,24% Fiat Chrysler.
Si profila, a giudicare dai futures, un’apertura negativa per i mercati Usa. Il cross euro/dollaro si rafforza a 1,117 (+0,3%): il mercato è convinto che al primo taglio dei tassi operato dalla Fed seguiranno ulteriori riduzioni. Gli investitori prezzano al momento una nuova riduzione di un quarto di punto da parte del Fomc, in agenda il 18-19 marzo, più altri 50 punti entro aprile.
Risale il rendimento del Btp a 1,02% da 0,97% di stamattina. E’ probabile che l’Italia chieda all’Unione europea un margine di flessibilità da 5 miliardi di euro rispetto ai 3,6 miliardi stimati finora, per varare misure che aiutino a contrastare l’impatto sull’economia dell’epidemia.L’oro è in rialzo dello 0,7% a 1.646 dollari.
Petrolio Brent in calo dello 0,5%. Reuters riporta che l’Opec, riunitasi oggi a Vienna, intende tagliare in modo importante la produzione di greggio, la decisione definitiva sul provvedimento da prendere sarà presa domani, quando ai lavori si aggiungerà la Russia, per quel che se ne sa, non allineata sull’ammontare della riduzione.
Piazza Affari procede con grande prudenza. Perde colpi Prysmian -3,2% che oggi comunica i risultati e una prima indicazione sugli impatti che l’epidemia avrà sui conti del 2020 e del 2021. Debole il gestito: Azimut -2,8%. Anima -6,3%. UBS taglia il target price di entrambe, lo stesso analista porta Banca Generali a Neutral da Sell.
Ancora sotto tiro Banco Bpm -3,7%. Ubi Banca -4%. Il patto di sindacato CAR, contrario all’Ops sarebbe salito a quasi il 20%. Male anche Intesa -2,5%, dopo un tentativo di rimbalzo a metà mattinata. Unicredit -2,18% scrive Reuters ha consentito a buona parte del suo staff di lavorare da casa, con meno di un terzo dei suoi dipendenti al lavoro in questo momento negli uffici centrali di Milano. Ieri si è tenuta un’altra riunione per approfondire i temi della riduzione del personale e della chiusura delle filiali (6 mila persone e 450 sedi). .
Banca Mediolanum -3%, entra nel Ftse Mib al posto di Juventus -2,4%. Tim -3%%, ha firmato l’accordo definitivo con Google anticipato qualche mese fa, l’intesa riguarda le attività sul cloud. Tra i segni più Italgas +1%%. Il governo intende intervenire sulle gare relative alla distribuzione del gas, ferme per vari motivi da tempo.