Le borse dell’Asia Pacifico e i rendimenti delle obbligazioni scendono. A partire dal Giappone, dove oggi, tra forti polemiche, apre le porte il Villaggio Olimpico. L’opinione pubblica chiede un rinvio, il governo tira dritto. La Borsa di Tokyo lascia sul terreno il 3,4% all’inizio di una settimana ricca di assemblee: domani SoftBank presenterà in assemblea un bilancio record, con 45,16 miliardi di dollari di guadagni.
Debole anche Hong Kong (-1,5%). Risuona l’allarme di Apple Daily, l’ultima voce libera della città che potrebbe cessare oggi le pubblicazioni.
Più modesto il calo del Csi 300 cinese (-0,2%). Continua intanto l’opera di “pulizia” della finanza ombra: Pechino sta smantellando rapidamente le miniere di Bitcoin e venerdì lancerà i fondi immobiliari (sul modello dei Reit Usa) per ripulire il mercato del mattone.
L’indice Msci Global, basato sull’andamento di 45 Borse, apre in ribasso dello 0,2%.
In ribasso anche i futures Usa ed europei: il derivato sull’S&P 500 perde lo 0,7%. Giù anche Londra.
Nel fine settimana la Spac promossa da Bill Ackman ha acquistato per 4 miliardi di dollari il 10% di Universal, controllata da Tencent e Vivendi.
Sul mercato obbligazionario, il Treasury Note a dieci anni scivola stamane a 1,36% di rendimento (-6 punti base), livello che non si vedeva da quattro mesi. La curva dei tassi si schiaccia: il differenziale tra il due anni ed il dieci anni scende a 110 punti base.
FRENANO LE MATERIE PRIME, RIMBALZINO DELL’ORO
Il rialzo del dollaro, ai massimi da quattro mesi, contribuisce a frenare il rally delle materie prime. Il rame è poco mosso a Shanghai, dopo il -8% della scorsa settimana, la peggiore dallo scoppio della pandemia.
Il petrolio WTI è in lieve rialzo, a 72 dollari, a pochissima distanza dai massimi di periodo. Gli esperti segnalano un nuovo calo delle scorte di greggio degli Stati Uniti, già molto basse nello snodo cruciale di Cushing. Dopo le elezioni presidenziali che hanno visto la vittoria del giudice Ebrahim Raisi, il capo della delegazione impegnata nella trattativa a Vienna ha detto sabato alla televisione pubblica che l’accordo con la controparte è molto vicino.
L’oro, reduce da una settimana disastrosa (-6%), è in rialzo dello 0,5% a 1.754 dollari l’oncia.
Bitcoin -5% a 34.000 dollari.
OGGI DRAGHI-MERKEL. DOMANI URSULA DÀ L’OK AI FONDI
La settimana sarà scandita anche dagli interventi dei banchieri centrali. Oggi a contrastare Bullard ci sarà la colomba John Williams e, per la Bce, la stessa Christine Lagarde. Sul fronte politico spicca l’incontro a Berlino tra Mario Draghi e la cancelliera Angela Merkel. L’obiettivo primario di preparare il terreno in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì per un’intesa sulla gestione comune dei migranti, tramite accordi di redistribuzione in Ue e investimenti nei Paesi di provenienza.
L’appuntamento di maggior rilievo è previsto per domani: la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sarà in Italia ad anticipare l’approvazione da parte di Bruxelles dei piani di Recovery. Lo ha detto Dana Spinant, una portavoce della Commissione europea.
Il Piano di Ripresa e Resilienza presentato dall’Italia prevede investimenti e un coerente pacchetto di riforme, a cui sono allocate risorse per 191,5 miliardi di euro finanziati attraverso il Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza e per 30,6 miliardi attraverso il Fondo complementare. Sono stati stanziati, inoltre, entro il 2023, ulteriori 26 miliardi da destinare alla realizzazione di opere specifiche e per il reintegro delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione.
IN ARRIVO LE DECISIONI DELLA BANCA CENTRALE CINESE
Sono attese per oggi le decisioni di politica monetaria della Banca centrale cinese. Domani sera il governatore della Fed Jerome Powell parlerà al Congresso. Mercoledì è in agenda una riunione della Bce, che il giorno dopo pubblicherà il suo Bollettino economico. Giovedì si terrà anche la riunione di politica monetaria della Bank of England.
IN SETTIMANA I DATI PMI
Per quanto riguarda l’Italia domani l’Istat diffonderà i dati su fatturato e ordinativi dell’industria ad aprile, venerdì quelli sulla fiducia di consumatori e imprese a giugno e sul commercio estero extra Ue a maggio. Mercoledì saranno pubblicati i dati su Pmi manifatturiero e dei servizi di giugno in Ue e Usa. Giovedì si conoscerà il dato finale del Pil Usa nel primo trimestre.
CEDOLA PER POSTE, STM E TELECOM
Pioggia di dividendi oggi su Piazza Affari. Staccano la cedola:
EXOR 0,43 euro,
POSTE ITALIANE 0,324 euro,
SNAM 0,1497 euro,
STMICROELECTRONICS 0,06 dollari,
TELECOM ITALIA ORD. 0,01 euro,
TELECOM ITALIA RISP. 0,0275 euro,
TERNA 0,1786 euro.
Ad essi si aggiungono alcuni titoli non compresi nell’indice principale:
ACEA 0,80 euro,
ACSM-AGAM 0,08 euro,
CAREL INDUSTRIES 0,12 euro,
DOVALUE 0,2616 euro,
GVS 0,13 euro,
IREN 0,095.
Complessivamente il Ftse Mib (che rappresenta circa l’80% del totale di Piazza Affari) distribuisce un dividendo medio del 3,30% su base annua. Il calendario prevede anche l’ingresso di Unieuro nell’indice Mid Cap.