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Le Borse sperano nell’incontro Biden-Putin per evitare la guerra in Ucraina, bufera sul Credit Suisse

I mercati sperano che l’incontro Usa-Russia possa scongiurare il conflitto in Ucraina – Scandalo al Crédit Suisse: svelati i nomi di migliaia di clienti legati alla criminalità

Le Borse sperano nell’incontro Biden-Putin per evitare la guerra in Ucraina, bufera sul Credit Suisse

I mercati sono appesi alla diplomazia last minute promossa dal presidente francese Emmanuel Macron, che, dopo una giornata di contatti telefonici, ha emesso nel cuore della notte un comunicato in cui si annuncia che il presidente russo Putin e quello americano Biden hanno accettato in linea di principio la proposta di vedersi presto in un summit bilaterale. Ma il vertice “potrà tenersi solo se la Russia non invade l’Ucraina”.

Rallenta la ripresa giapponese

I mercati asiatici hanno immediatamente registrato la novità. Nel finale di seduta, il Nikkei di Tokyo limita i danni a -0,7%. In apertura, l’indice Topix accusava un calo dell’1,8%. L’attività manifatturiera giapponese è cresciuta al ritmo più lento degli ultimi cinque mesi a febbraio: il dato sottolinea l’impatto prolungato delle interruzioni della catena di approvvigionamento.

Perde colpi l’hi-tech cinese. Meituan -15%

Dimezza le perdite anche l’Hang Seng di Hong Kong. Sale Lenovo (+6%), appena ammessa nel listino Hang Seng Tech. Perdono colpi Alibaba (-3%) e Tencent (-2,5%).

In ribasso anche il Csi 300 di Shanghai e Shenzhen -0,6%. Meituan perde il 15%. Le autorità cinesi hanno chiesto alle società del recapito cibo di abbassare i prezzi delle commissioni, in modo da sostenere le piccole aziende messe alle corde dalla pandemia.

La Banca centrale cinese ha mantenuto invariati i tassi di riferimento dei prestiti, il cosiddetto loan prime rate (Lpr) a un anno al 3,7% e il tasso a cinque anni al 4,6.

Oscillazioni più rilevanti hanno riguardato il petrolio: su dell’1,5% quando sembrava ormai inevitabile il conflitto, ripiegato a 83,12 dollari al barile (-0,5%) dopo la mediazione di Macron. Il Parlamento iraniano ha dato ad ampia maggioranza il via libera al rientro del Paese nell’accordo internazionale sul nucleare.

La chiusura oggi delle Borse Usa disinnesca in parte il pericolo di un nuovo lunedì nero. Ma i mercati, archiviato un altro fine settimana di paura restano appesi al filo sottile di un negoziato difficile. Putin e il dittatore Lukashenko hanno deciso di proseguire le esercitazioni militari in Bielorussia in cui sono impiegati circa 30mila soldati russi, a causa del “deterioramento della situazione”.

In arrivo gli indici Pmi, domani l’Ifo

In questa cornice ad altissima tensione l’attualità economica prevede la pubblicazione dei prezzi alla produzione in Germania e dei dati Pmi di Markit sulle tendenze di industria e servizi in Europa, i primi numeri dopo la parziale riapertura delle attività. Le previsioni sono per un modesto incremento dell’indice composite attorno a 52,7 punti, grazie alla ripresa dei servizi in Francia e Germania.

Domani toccherà all’indice tedesco Ifo: gli ultimi dati hanno mostrato una tendenza rialzista della fiducia. Ma si tratta di opinioni raccolte prima dell’inasprirsi della crisi ucraina.

“Migliaia di conti cifrati illegali”: Crédit Suisse alla sbarra

Venerdì sono in programma Eurogruppo ed Ecofin straordinario a Parigi, al quale prenderà parte anche il presidente della Bce, Christine Lagarde.

Sul fronte societario, da seguire in settimana i risultati di Barclays, Petrobras, Danone, Rio Tinto, Aston Martin (mercoledì). Giovedì toccherà, tra gli altri, a Deutsche Telekom e Rolls-Royce.

Una nuova tegola s’abbatte su Crédit Suisse. Un’inchiesta internazionale condotta da oltre 160 giornalisti di 39 Paesi svela l’identità dei titolari di migliaia di conti della banca svizzera, tra cui criminali internazionali, evasori fiscali e narcotrafficanti di mezzo mondo, dalle cosche mafiose italiane alla malavita di Venezuela e Filippine. L’istituto di credito, scrive La Stampa, che pubblica le carte in Italia, “ha continuato a fornire per anni i propri servizi a questi clienti malgrado gli scandali, le regole sulla tracciabilità e le ripetute promesse di pulizia da parte dei manager”. Credit Suisse si difende sostenendo di operare nel rispetto delle regole internazionali e locali e si rifiuta di commentare i casi specifici a tutela del “dovere di confidenzialità e cura dei propri clienti”.

In arrivo i conti degli hedge usa. Colpo grosso di Buffet

Nonostante la chiusura di Wall Street, escono oggi negli Usa numeri importanti per valutare l’impatto dell’inflazione e della crisi geopolitica sul comportamento della speculazione. Sono a disposizione da stamane i rendiconti analitici degli acquisti e delle vendite da inizio anno degli hedge fund, con una raccolta di almeno cento milioni di dollari.

Il colpo grosso in settimana l’ha fatto Berkshire Hathaway. La società di Warren Buffet ha investito circa un miliardo di dollari su Activision Blizzard nel momento di maggior tensione per il colosso dei videogiochi, colpito dalle denunce per comportamenti sessuali lesivi delle dipendenti. Il titolo, dai minimi di 50 dollari, è però schizzato a 95 dollari dopo la cessione del controllo a Microsoft. Per il saggio di Omaha la plusvalenza è di 300 milioni di dollari circa.

Nel fine settimana, intanto, sono scesi in campo due tra gli esponenti più autorevoli della Fed: la vicepresidente Lael Brainard e il presidente della Fed di New York, John Williams. Entrambi si sono pronunciati per una serie di aumenti dei tassi a partite dalla riunione di marzo. Gli investitori, secondo i sondaggi, prevedono al 52% l’aumento di un punto entro giugno. Giovedì l’attenzione sarà incentrata sul PCE core, il parametro d’inflazione preferito della Fed. Venerdì saranno pubblicati i dati sul sentiment di aziende, settore dei servizi e consumatori dell’Area Euro e l’indicatore del sentiment della University of Michigan.

Da guardare con attenzione il nuovo aggiornamento sul Pil americano nel quarto trimestre.

Italia: riparte il Pnrr, fari puntati sull’inflazione

Sulla sponda italiana, archiviata la questione bollette, a tornare in primo piano sarà il Pnrr, con le audizioni dei ministri Cingolani (lunedì), Colao, Franco e Giovannini (mercoledì). Fari puntati martedì anche sul dato definitivo relativo all’inflazione a gennaio, dopo che nelle stime preliminari l’istituto ha evidenziato una crescita dei prezzi ai massimi dal 1996.

Trimestrali di Juventus e Moncler, cedola di Banca Generali

Sul fronte societario, giovedì sono previste le trimestrali Inwit, Juventus e Moncler; venerdì toccherà a Roma e Maire Tecnimont.

Oggi Banca Generali stacca il dividendo (0,6 euro relato ad esercizi precedenti).

Giovedì si terrà l’asta Bot.

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