IL PETROLIO SUONA LA CARICA, BORSE IN RIPRESA. BENE BANCHE E UTILITIES, I BOT SOTTOZERO
Rialzano la testa le Borse in un clima semifestivo (scambi ridotti a circa un terzo della media). A Milano l’indice FtseMib è salito dell’1,3%, la Borsa di Parigi guadagna l’1,8%, Francoforte +1,9%, Madrid +1%. Anche a Wall Street prevalgono i rialzi. I prezzi delle case sono in ascesa ed il morale dei consumatori è in netto rialzo. Indice Dow Jones +1%, indice S&P500 +0,9%, indice Nasdaq +1,1%.
Amazon sale del 2% a 690 dollari, massimo della storia: da inizio anno il titolo ha guadagnato il 12%, la capitalizzazione è 322 miliardi di dollari. E’ ad un passo dal record anche Alphabet +1,7% a 796 dollari.
A render possibile il rimbalzo generale è stata la riscossa del petrolio: il Wti è scambiato a 37,6 dollari al barile (+2,1%), Brent a 37,4 dollari (+2,1%). Si rafforza il dollaro a 1,091 contro l’euro, da 1,096 della chiusura precedente. Il Tesoro italiano ha infatti collocato 6 miliardi di euro di Bot 6 mesi, a fronte di una domanda tiepida pari a 7,9 miliardi, a un tasso negativo dello 0,038%, comunque sopra il -0,112% dell’asta di fine novembre. Piazzati anche 1,5 miliardi di Ctz 24 mesi a fronte di una richiesta pari a 3,4 miliardi.
Bene in Piazza Affari lusso, energia ed utilities: Moncler, Yoox e Luxottica tra i titoli più brillanti, Eni è salita dell’1,2%, Tenaris +0,7%. Enel è salita dell’1%, A2A +1,8%, Terna +1,6%, Snam +2,1%. Fiat Chrysler guadagna lo 0,7%, Exor + 2,7%. Tra gli altri industriali Finmeccanica avanza dell’1%, StM +1,9%, Prysmian +2,9%. Fra le blue chip finanziarie Intesa è salita dell’1,8%, Unicredit +1,5%. MontePaschi chiude in lieve calo (-0,3%). Bene le assicurazioni: Generali +1,6%, UnipolSai +0,5%.