Passato lo scoglio della Fed, le Borse europee riprendono la via l’ascesa, sotto la spinta dei prestiti Tltro. La terza asta si è conclusa con un’iniezione di 97,8 miliardi di euro, più del doppio delle aspettative. L’indice Stoxx 600 è in rialzo dello 0,4% a 400,7 punti, nuovo massimo degli ultimi 8 anni.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib sale dell’1,2%, a quota 22.853 punti. Parigi e Londra sono in rialzo dello 0,1%, Madrid dello 0,7%. Scende solo Francoforte (-0,11%).
L’euro si indebolisce sul dollaro (a 1,0668) dopo tre giorni consecutivi di rafforzamento: ieri, infatti, c’era stato un forte apprezzamento della moneta unica su quella americana a seguito dei toni morbidi della Federal Reserve in materia di tassi di interesse.
Brilla sul mercato la stella di Enel (+3%), la migliore blue chip, al traino dei risultati 2014 e dalle indicazioni sul nuovo piano industriale: il gruppo ha chiuso l’anno con un risultato netto di 517 milioni di euro (-84%) che risente di svalutazioni di asset per oltre 6 miliardi. Il Cda propone una cedola di 0,14 euro sul 2014. Nell’aggiornamento delle linee strategiche Enel annuncia una nuova politica di dividendi con un payout al 50% nel 2015 e con un +5% annuo fino al 65% nel 2018.
In grande evidenza anche Pirelli (+3%) dopo il piano svelato dal Corriere della Sera: Marco Tronchetti Provera, assieme agli altri partner di controllo, lancerebbe un’Opa assieme ad un partner asiatico sulla società della Bicocca, per delistarla e avviarne la riorganizzazione. Non è escluso, dopo, uno spin off dei pneumatici industriali, specializzando il gruppo nei soli pneumatici di fascia alta.
Guadagnano i petroliferi: Eni +1,4%. Saipem +2,4%. Il petrolio tipo Brent perde l’1% a 55,3 dollari il barile. Positiva Telecom Italia (+0,6%) in attesa della decisione sull’utile 2014. Riprendono la strada del rialzo banche e automotive. Sale Unicredit (+2,6%). Intesa +1%, MontePaschi +3%, Ubi Banca +2,5%. Rimbalza Fiat Chrysler +2%.