L’esplosione alla metropolitana di Londra così come il missile di Kim che ha sorvolato i cieli dell’isola di Hokkaido non sono stati in grado di piegare i mercati azionari europei. A Milano l’indice Ftse Mib viaggia intorno alla parità, come Parigi, Francoforte e Madrid.
Perde colpi Londra (-1,2%), non si sa se per effetto dell’esplosione nel sottosuolo della capitale inglese o per la prospettiva di un aumento dei tassi. La sterlina supera la soglia di 1,35 dollari a 1,35349 sul dollaro, sui livelli di fine giugno 2016. Ieri la divisa britannica ha registrato il rialzo più forte sul dollaro da aprile, mentre ha spinto l’euro sotto la soglia di 0,89 a 0,8816 sui livelli del luglio scorso.
Il cambio euro/dollaro tratta sopra quota 1,19 in attesa dei dati macro Usa. In arrivo oggi pomeriggio molti dati macro di rilievo: dalle vendite al dettaglio alla produzione industriale, dalle scorte delle imprese alla fiducia dei consumatori. Occhi puntati anche su Tallinn, dove si riuniscono Ecofin ed Eurogruppo, con la presenza di Mario Draghi.
Poco mosso intanto il mercato del debito. Il tasso sul Btp a 10 anni tratta a 2,05% da 2,06% dell‘ultima chiusura. Lo spread sui Bund decennali si attesta a 164 punti base da 165. I numeri di Banca d’Italia segnalano una risalita del debito pubblico a luglio, in aumento di 18,6 miliardi a quota 2.300.
Petrolio in lieve aumento dopo i forti rialzi dei giorni scorsi: il Brent sale di 9 cent a 55,56 dollari al barile, il greggio Usa Wti è stabile a 49,89 dollari. Eni avanza dello 0,3%, Tenaris +0,4%. In Europa scendono soprattutto le banche (Stoxx del settore -0,7%) e le Assicurazioni (-0,4%). Deutsche Bank perde lo 0,9%, Société Générale -0,9%, Santander -0,9%.
A Milano Unicredit arretra dell’1,13%, Banco Bpm -0,7%, Intesa -0,3%. Carige guadagna l’1,7% dopo la presentazione del nuovo piano industriale. Il gruppo bancario ha presentato ieri la road map per la messa in sicurezza dell’istituto. L’amministratore delegato Paolo Fiorentino ha indicato in un miliardo di euro la cifra che sarà richiesta, sotto varie forme, al mercato.
Da segnalare il forte calo di Maire Tecnimont: -6%, a 4,90 euro. Il prezzo di Borsa si adegua al prezzo del collocamento con cui ieri il fondo Arab Development ha venduto a investitori istituzionali il 5% del capitale: l’accelerated bookbuilding è avvenuto a 4,9 euro per azione.
Fra i titoli industriali si mette in evidenza Prysmian che guadagna lo 0,7% dopo che Hsbc ha alzato il target price a 33 euro e confermato il giudizio Buy. In equilibrio Fca, Ferrari avanza dell’1,1%.
Scivola Enel (-0,2%), ma salgono le altre utility: Snam +0,8%, Terna +0,8%. Telecom Italia scende dello 0,4%. Nel Lusso rimbalzano Moncler (+1,2%) e Ferragamo (+0,7%). Scende Yoox (-0,8%).