Il primo timido bear market rally, ben descritto nella lucida analisi di Paolo Basilico, si è spento a Wall Street con il tracollo di Snap, che, a valanga, si è abbattuto sui social media. Ma la crisi non risparmia i consumi più tradizionali: Abercrombie & Fitch, icona dell’abbigliamento a stelle e strisce, precipita del 28% dopo una trimestrale deludente (crescono le vendite, ma solo a prezzi calanti, a scapito dei profitti).
Il fenomeno ha una interessante ricaduta sul mercato obbligazionario: scendono, a differenza di quanto successo finora, i rendimenti dei bond che non seguono l’andamento delle azioni. È la prova che almeno una parte del mercato guarda al rallentamento dell’economia più che all’inflazione. I consumatori, messi alle corde da una riduzione del potere d’acquisto in corso ormai da parecchi mesi, cominciano a tagliare il superfluo: prima il crollo di Netflix, poi i segnali sui consumi.
Ubs e JP Morgan rivedono al ribasso la crescita cinese
Le borse provano a ripartire in Asia Pacifico. Il Nikkei di Tokyo è di poco sopra la parità. Hang Seng di Hong Kong +0,5%. CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,2%. Kospi di Seul +0,8%. S&P ASX200 di Sidney +0,7%. BSE Sensex di Mumbai +0,8%.
Ubs e JP Morgan hanno rivisto al ribasso le stime sulla crescita cinese che, nel secondo trimestre, non supererà lo 0,6%.
Stamattina lo yen si indebolisce, si rafforza il dollaro neozelandese dopo il rialzo dei tassi da cinquanta punti base deciso dalla banca centrale.
Il T Bond rallenta, frenano le attese di inflazione
I future di Wall Street sono in lieve rialzo. Ieri il Nasdaq ha perso il 2,4%, l’S&P500 lo 0,8%. In lieve rialzo per il Dow Jones.
Il Treasury Note a dieci anni si è portato a 2,76%, da 2,84% del giorno prima. Le aspettative sull’inflazione si sono ridimensionate leggermente e i future sul rialzo dei tassi anticipano un incremento di 135 punti base nelle prossime tre riunioni del Federal Open Market Committee della Federal Reserve, sei punti base in meno rispetto a lunedì sera.
Petrolio in rialzo, WTI a 111 dollari il barile, +1%. Oro a1.862 dollari l’oncia, poco mosso.
Bitcoin di nuovo sopra la soglia psicologica dei trentamila dollari, +2%. Dopo Gucci, anche Balenciaga ha riportato l’accettazione di pagamenti in Bitcoin ed Ethereum.
I future sull’Eurostoxx (+0,6%) segnalano un avvio positivo
I future segnalano un’apertura in rialzo per l’Eurostoxx (+0,6%). Non deprime i mercati la situazione drammatica dell’alimentazione o l’ennesimo rinvio dell’embargo sul petrolio russo. A Davos, George Soros dichiara che la terza guerra mondiale è già cominciata: Putin e Xi mettono a rischio il futuro della società.
Lagarde: basta tassi negativi. Risale l’euro
“In questa situazione dobbiamo muoverci nella giusta direzione, ovviamente, ma non dobbiamo avere fretta e non dobbiamo farci prendere dal panico”. Così, approdata in quel di Davos, Christine Lagarde evoca davanti alle telecamere di Bloomberg che, senza fretta, i tassi di interesse nella zona euro torneranno probabilmente in territorio positivo entro la fine del terzo trimestre. Ma la vittoria a Francoforte dei falchi non è affatto scontata.
Sempre dal Forum sulle montagne dei Gigioni il governatore della Banca centrale francese e membro del consiglio Bce, Francois Villeroy de Galhau, sottolinea: “Voglio essere chiaro, in questo momento non c’è consenso su un rialzo dei tassi da mezzo punto”. La sterzata però non impedisce all’euro di salire al massimo di un mese contro dollaro intorno a 1,072: in sette sedute la moneta unica ha recuperato il 3,6%.
Btp al 2,96%, collocato un nuovo 15 anni
Rallenta il rendimento dei Btp a 2,96%, -6 punti base rispetto alla vigilia. Frenano anche i Bund a 0,94% sull’onda degli acquisti sui Treasury Usa. Lo spread sale a 203 punti.
Il Tesoro ha collocato con successo via sindacato un titolo a 15 anni che ha suscitato un’offerta di 25 miliardi.
Oltre all’Italia anche altri emittenti – sovrani e corporate – hanno approfittato delle ultime due sedute per procedere con emissioni via sindacato.
L’Austria ha lanciato il primo green bond con scadenza maggio 2049. Oggi sono attesi i bond di Francia, un nuovo Oat green a 15 anni, e dalla Finlandia un decennale da 3 miliardi.
Patto di stabilità, se ne riparla nel 2024
L’Ue ha dichiarato ieri sera di voler prorogare fino al 2023 la sospensione delle regole contro la spesa eccessiva dei governi del blocco, prolungando la tregua dell’era della pandemia a causa della guerra della Russia in Ucraina. Il patto avrebbe dovuto essere riattivato il primo gennaio 2023, ma l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha cambiato la situazione. La Commissione ha dichiarato che le regole saranno ora reimposte “a partire dal 2024”. Ma c’è tempo per un’ampia revisione come chiesto da Italia e Francia.
Gli indici Pmi frenano le Borse Ue
La crescita delle imprese della zona euro è rallentata a maggio, ma si è mantenuta su livelli positivi. L’indice Pmi flash Composite a cura di S&P Global, visto come un buon barometro dello stato complessivo di salute dell’economia, è sceso a 54,9 punti a maggio, dai 55,8 di aprile. “L’economia dell’area euro ha mantenuto una crescita incoraggiante a maggio perché le difficoltà del settore manifatturiero sono state compensate dalla crescita del comparto servizi”, ha spiegato Chris Williamson, capo economista aziendale di S&P Global.
Milano -1,24%. La caduta del tech schiaccia Amsterdam
L’onda delle vendite sui titoli tech a Wall Street si fa sentire anche in Europa. Milano arretra dell’1,24%, fermandosi a quota 23.876 punti. Rosso più acceso ad Amsterdam (-2,04%), Francoforte (-1,74%) e Parigi (-1,66%). Fanno meglio Madrid, (+0,06%) e Londra (-0,35%).
Forti perdite alla City per le società elettriche dopo la conferma che il governo mira a introdurre la windfall tax sugli extraprofitti. In forte ascesa Barclays (+3,2%) dopo aver avviato un programma di riacquisto di azioni per un miliardo di sterline.
Air France al via le nozze con Cma-Cgm, stesso modello per Ita
A Parigi Air France Klm (-20,6%) ha lanciato un aumento di capitale necessario per la salvezza. Con l’operazione nella compagnia entrerà il colosso della logistica marittima Cgm. Un’operazione gemella all’ingresso di Msc di Aponte in Ita affiancata da Lufthansa.
Ajai Banga, un presidente indiano per Exor
Exor, pur invariata, merita la copertina di Piazza Affari. Non tanto per la distribuzione di un dividendo di 99 milioni (0,43 euro per titolo) o per l’acquisto del 45% di Lifenet (investimento di 67 milioni) che segna l’ingresso della holding nel settore Sanità. La notizia sta nello sdoppiamento delle cariche ai vertici. John Elkann conserva il ruolo di amministratore delegato, che gli conferisce i pieni poteri esecutivi sulle attività della holding. Nuovo presidente non esecutivo è Ajay Banga, un manager indiano con una lunga carriera professionale negli Stati Uniti, dove ha fatto anche parte della Commissione nazionale per la cybersecurity sotto l’amministrazione di Barack Obama. Banga, già nel consiglio di Exor come amministratore non esecutivo un anno fa, ha lavorato in Nestlé, Pepsi, Citicorp e Mastercard, dove ha ricoperto il ruolo di presidente e ceo per oltre dieci anni.
A rafforzare il board della holding contribuisce poi l’arrivo di Axel Dumas, numero uno di Hermès che condivide con Exor il controllo della griffe cinese Shang Xia.
Tra i titoli peggiori di giornata Stellantis (-3,21%) e Cnh Industrial (-2%).
In picchiata Stm (-3,46%) investita dalle vendite sulla tecnologia sui mercati Usa. Soffre Moncler (-3,34%).
Tim -2,96%, la rete unica non decolla ancora
In profondo rosso anche Telecom Italia (-2,96%): pesano le incertezze dei tempi relativi al piano di rete unica a causa delle riserve mostrate da Kkr, azionista della rete secondaria di Tim. “Al momento – scrive Equita – non ci sembra di vedere emergere ostacoli insuperabili, anche se sarebbe auspicabile una posizione comune tra i diversi player, vista la complessità e la delicatezza dei passaggi che dovranno portare alla rete unica”.
Corre Bper in attesa del business plan
A tener alta la bandiera del Toro ci sono le banche. Bpm (+1,16%) e Bper (+1,06%) sono le migliori. L’istituto emiliano presenterà il suo piano industriale il prossimo 10 giugno, mentre nel frattempo sono attese le offerte per la piattaforma sui crediti deteriorati. Bene anche Mps (+4%).
Amundi (Crédit Agricole) allunga su Anima
Ritraccia Anima intorno alla parità, dopo i modesti guadagni della giornata. La notizia che Amundi, la società di asset management controllata da Credit Agricole detiene complessivamente una quota del 5,16% nel capitale del gestore italiano, non ha riscaldato il titolo. In rosso nel gestito Banca Generali (-2,83%).
Inwit leader di giornata, sale Leonardo
In testa all’indice svetta Inwit (+2,8%) davanti a Leonardo (+1,31%): Alessandro Profumo ha ribadito la contrarietà ad una fusione con Fincantieri. Al contrario, Equita ritiene “possibile” un’operazione su Oto Melara, “in attesa del riscontro da parte dei governi di Francia e Germania su alcuni programmi comuni”.