Per la prima volta l’indice delle Borse asiatiche (escluso Giappone, che ha avuto i problemi sismico-nucleari) si sono portate sotto i livelli di inizio anno (di circa il 2%); a differenza dell’indice delle Borse mondiali, che continua a veleggiare, sia pur di poco, sopra quei livelli.
Ma non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: si diceva da tempo che le economie asiatiche erano surriscaldate e rischiavano bolle inflazionistiche. Ora che la congiuntura si sgonfia con gradualità non c’è da preoccuparsi. Quelle economie stanno scalando una marcia per evitare il fuorigiri, ma continueranno a crescere.
Per approfondire: Smh