Milano chiude ancora in rally, mentre il petrolio scalda i motori delle borse europee e di Wall Street, con Dow Jones e S&P500 che toccano nuovi record. A Vienna infatti i paesi produttori hanno trovato l’accordo per un taglio della produzione. Sulla scia di questa ritrovata fiducia salgono ulteriormente i prezzi del greggio: il Brent vola oltre i 51 dollari al barile (51,67), grazie a un’impennata del 9,19%%. Con l’oro nero brindano i titoli petroliferi dall’una all’altra sponda dell’Atlantico. A metà pomeriggio l’indice S&P 500 dell’energia cresce del 3,9% e registra uno dei maggiori rialzi giornalieri dallo scorso febbraio. Mentre colossi come Exxon e Chevron salgono del 2% circa.
Il Ftse Mib vola: +2,23%, sostenuto dagli energetici, ma anche dalle banche. Meno esuberanti, ma pur sempre positivi, gli altri listini del continente: Parigi +0,59%; Londra +0,17%; Madrid +0,24%; Francoforte +0,19%.
Lo spread fra Btp e Bund a dieci anni allenta ancora un po’ la sua morsa: il differenziale scende a 171,20 punti base (-2,78%) con un rendimento del 2%. Il Tesoro fa il pieno di richieste e colloca in riapertura l’importo massimo di 937,5 milioni di euro dei titoli a medio lungo in asta ieri. In Piazza Affari esplode Saipem +9,61%, seguono Tenaris +6,58% e Eni +3,79%.
Le banche vivono una giornata piena di soddisfazioni. In primo piano Unicredit +4,23%; Pop Milano +4,48%; Banco Popolare +4,3%. Procede Bper +1,28%, mentre il Credito Valtellinese invita la banca modenese a farsi avanti.
Mps, dopo il boom di ieri, affronta un’altra seduta effervescente, +5,68%, anche se in mattinata il titolo viaggia in ottovolante, perdendo e guadagnando punti nell’arco di pochi minuti. Prevalgono gli acquisti su Intesa +2,85% e Mediobanca +3,75%. Nell’assicurativo crescono Generali +2,41%, e galassia Unipol +2,75%, Unipolsai +1,75%.
Straordinaria performance di Stm +3,43%. Sopra il punto percentuale veleggiano Campari +1,34%; Telecom +1,49%; Luxottica +1,22%; Finecobank +2,13%. Poco mossi gli altri mari, con piccola tempesta solo su Yoox Net-A-Porter Group, -2,26%. Da segnalare il debutto scoppiettante all’AIM Italia per Fope, antica azienda veneta specializzata nell’alta gioielleria. L’euro arretra sul dollaro dello 0,82% (1.056). Perde appeal l’oro: -1,27%.
Infine il presidente della Bce Mario Draghi, a Madrid, parla nuovamente ai paesi dell’Eurozona per invitarli a procedere con le riforme strutturali, in particolare allentando “le barriere normative che inibiscono le aziende piccole dall’assumere” e sottolineando che “Italia e Spagna hanno cercato di affrontare questo problema”.