L’arrivo di Joe Biden alla Casa Bianca porta una ventata di ottimismo sui listini azionari, soprattutto dopo le parole del prossimo segretario del Tesoro, Janet Yellen, ieri al Senato, ad “agire in grande”, approvando in fretta il nuovo piano da 1900 miliardi di dollari. Le piazze europee chiudono in rialzo, nonostante resti pesante la situazione pandemica e si faccia sentire il problema dei ritardi nelle consegne del vaccino da parte di Pfizer. Milano guadagna lo 0,93% e fa meglio degli altri listini europei. Soffre invece il secondario, dopo la fiducia di stretta misura racimolata al senato dal premier Giuseppe Conte, che ha deciso di salire al Quirinale questa sera alle 18,30 per illustrare la situazione al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Lo spread fra decennale italiano e tedesco sale a 114 punti base (+3,13%) e il tasso del Btp staziona a +0,58%.
Nel resto del continente: Francoforte +0,81%; Parigi +0,53%; Londra +0,44%. Piatta Madrid +0,06%. Nel cuore della capitale spagnola oggi è esploso un palazzo, probabilmente per una fuga di gas e ci sarebbero almeno tre morti. Brilla Wall Street, nelle prime ore di scambi nel giorno del giuramento del nuovo presidente con il Nasdaq e lo S&P500 che si muovono su livelli record. A tirare la volata è Netflix +14,3%. La piattaforma streaming ha chiuso il quarto trimestre 2020 con abbonati in crescita di 8,51 milioni, sopra le attese degli analisti, per un totale annuo di 200 milioni di abbonati.
Sul mercato valutario il dollaro appare ben intonato (+0,04 contro un paniere di monete), ma perde contro divise legate alle materie prime come dollaro australiano e dollaro neozelandese. L’euro è in calo, appesantito dai timori legati ai prolungati lockdown e ai ritardi nei piani vaccinali. Il cross con il biglietto verde si muove sul filo di 1,2. La moneta unica s’indebolisce anche contro la sterlina che ha toccato, in seduta, il livello più alto da maggio 2020 (0,886 il cambio in questo momento). Fra le commodity spinge sull’acceleratore l’oro, con il contratto febbraio 2021 in crescita dell‘1,53% a 1868,30 dollari l’oncia. Prosegue la fase positiva del petrolio, Brent +0,82%, 56,36 dollari al barile.
Sul paniere principale di Piazza Affari campeggia Leonardo, +4,37% che guarda con interesse all’agenda del nuovo presidente Usa. Sul podio di giornata anche Unicredit +4,19%, in un settore bancario complessivamente ben intonato. La banca, che beneficia della promozione di Societe Generale a “hold” da “sell, sta lavorando per individuare il successore di Jean Pierre Mustier e il traguardo dovrebbe essere tagliato entro il 10 febbraio, giorno in cui si riunirà il cda per l’approvazione dei conti 2020. Secondo le ultime indiscrezioni la short list di candidati includerebbe l’ex numero uno dell’investment bank di Ubs, Andrea Orcel, il direttore generale di Fincantieri ed ex ad di Bnl e Cdp Fabio Gallia e il co-chief operating officer della stessa Unicredit, Carlo Vivaldi.
Per Radiocor in queste settimane il comitato nomine ha cercato di trovare una sintesi tra le istanze degli azionisti, anche per scongiurare il rischio che alcuni soci possano presentare una lista di candidati al cda alternativa a quella del board uscente, dando il via a uno scontro assembleare. Un’ipotesi che, secondo quanto riportato nel week end dal Sole 24 Ore, potrebbe essere valutata dalla Delfin di Leonardo Del Vecchio, spalleggiata da Fondazione Cariverona e Fondazione CrT, nel caso in cui il nome scelto dal board per la poltrona di a.d. non rispondesse alle caratteristiche auspicate.
La possibile sposa Mps sale del 2%. Bene A2a, +3,43%, dopo la presentazione agli analisti del nuovo piano strategico decennale, che prevede investimenti per oltre 16 miliardi di euro nei prossimi dieci anni dedicati allo sviluppo dell’economia circolare e alla transizione energetica, con un forte impulso alla crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili. Denaro per Stm +2,26%, in un settore tecnologico ben comprato a livello europeo grazie ai conti di Neteflix e del colosso olandese Asml.
Rimbalza Telecom, +2,2%, dopo tre sedute consecutive di consistenti ribassi nel giorno in cui si tiene il primo board dell’anno che farà, tra le altre cose, il punto sullo stato d’avanzamento dei vari dossier, dalla costituzione di FiberCop alla rete unica, passando per il lancio della nuova società dei datacenter. Si affievolisce, ma non si spenge, la luce di Stellantis +0,53%, dopo il debutto pirotecnico dei giorni scorsi a Milano, Parigi e New York. Bene il lusso, rappresentato sul listino principale da Moncler +2,14%, in scia alle trimestrali oltre le attese del gruppo britannico di moda Burberry e del big elvetico, Richemon.