BORSE UE NELLE MANI DI DRAGHI. USA PAZZI PER TWITTER. TELECOM, BPM E GENERALI SCALDANO PIAZZA AFFARI
Mario Draghi abbasserà i tassi? Il rallentamento dell’inflazione fa seguito all’allarme lanciato dalla Commissione Ue. Segnali che spianano la strada a un possibile taglio dei tassi da parte della Bce già domani. Ma per Citigroup la Banca centrale preferirà utilizzare misure non standard (Ltro) lasciando la porta aperta a un taglio nel meeting di dicembre.
Il successo di Btp Italia novembre 2017 (22,27 miliardi, ben oltre il precedente primato di 18 miliardi) consentirà al Tesoro un un taglio abbastanza netto del programma di aste di qui a fine anno. Il ministero dell’Economia potrebbe ridurre in modo sensibile le emissioni di BoT fino a fine 2013 e tagliare le aste di metà dicembre sul medio e lungo termine. Sul mercato secondario il Btp a 10 anni ha chiuso la seduta a un rendimento del 4,20%, spread a 246.
IL CINGUETTIO DEBUTTA A 26 DOLLARI
Listini asiatici in frenata, in attesa delle indicazioni in arrivo dalla Bce e dei dati di domani sull’occupazione Usa. Tokyo perde oltre mezzo punto percentuale, Hong Kong -0,6%. Pesa sulle Borse cinesi la tensione sui tassi di mercato, ai massimi da giugno, in reazione alla ripresa economica. Sale anche la tensione, come dimostrano le autobombe esplose davanti a sedi provinciali del partito alla vigilia del plenum del Pcc che prenderà il via sabato 9.
Il prezzo è 26 dollari, per una valutazione complessiva della società di 18 miliardi di dollari. Tanto vale Twitter al momento dell’esordio più atteso dal mercato. “A meno che tu non viva sulla luna già saprai che oggi è il giorno del debutto di Twitter”, su legge su Streetinsider, una delle voci della Rete più attive su Wall Street. In effetti l’atmosfera della vigilia è elettrica.
Oggi alle 8.30 ora di New York (14.30 in Italia) il Nyse terrà una industry conference in collegamento con gli altri listini Usa subito prima dell’Ipo dell’anno. L’obiettivo è di evitare che si ripeta il caos del debutto di Facebook che sta ancora pesando sella reputazione (e i conti) del Nasdaq.
A Wall Street, intanto, ieri sera l’ indice Dow Jones ha chiuso in in rialzo dello 0,82%, S&P500 dello 0,35%. Nasdaq in controtendenza, -0,2%, appesantito da titoli come Tesla e Abercrombie, giù del 14,7 e del 13,4% a causa dei dati degli ultimi tre mesi. Si avvia alla fine la stagione delle trimestrali. 418 società dell’indice S&P500 hanno presentato i dati, il 75% ha battuto le stime di utile.
Seduta di acquisti per gli indici europei in attesa della Bce. Fatta eccezione per Londra, dove l’indice Ftse 100 ha limato uno 0,08%. Il Cac 40 ha guadagnato lo 0,79%, il Dax 30 lo 0,35% e l’Ibex 35 lo 0,42%. Il Ftse Mib ha segnato un rialzo dello 0,89% a 19.262 punti.
TELEFONICA METTE SUL PIATTO 2 MILIARDI. DINI IN PIAZZA MEDA
Giornata sotto i riflettori per la finanza italiana.
a) Balzo di Telecom Italia +3,1% alla vigilia dell’approvazione del nuovo piano industriale che, secondo indiscrezioni, potrebbe prevedere un aumento di capitale di 2 miliardi di euro.
Sarà un cda ad alta tensione quello che comincerà alle 13 presso la sede di Piazza Affari. Molti i punti oggetto di discussione: i conti dei nove mesi, il piano industriale e la governance. Ancor più scottanti i nodi che riguardano la vendita dell’Argentina e il rafforzamento della struttura patrimoniale. Si è fatta strada la notizia che Telefonica, azionista di Telco con il 66%, sarebbe pronta a un’iniezione di liquidità in Telecom di due miliardi di euro, probabilmente attraverso un convertendo (il gruppo spagnolo ha appena ceduto la controllata cecoslovacca per 2,5 mld di euro circa).
Intanto Marco Fossati è al lavoro su una lista unica per il board di Telecom Italia che mira a raccogliere il consenso degli investitori istituzionali esteri. Ieri Fossati ha incontrato a Londra una trentina di analisti per illustrare opzioni di ‘creating value for all shareholders’ (questo il titolo della presentazione sottoposta alla comunità finanziaria). “Sto cercando di promuovere una public company – ha detto – per poterlo fare bisogna cambiare il consiglio con i quattro quindi alle minoranze e poi cambiare lo statuto”. Fossati ha pronta una lista di nomi da sottoporre all’assemblea ma la sua intenzione è arrivare a definire una lista unica che trovi l’appoggio di Assogestioni e che raccolga anche eventuali proposte di fondi esteri.
B) Pop.Milano +1,5%. Si profila un nome illustre per il vertice di Bpm. L’ex premier Lamberto Dini è candidato alla presidenza del consiglio di gestione della Banca Popolare di Milano in caso di affermazione assembleare di una lista legata a Raffaele Mincione, secondo azionista dell’istituto. Intanto l’agenzia di rating internazionale Standard & Poor’s ha abbassato di un notch i rating di lungo termine di Banca Popolare di Milano e Banca Akros (da ‘BB’ a ‘BB-‘). I rating di lungo e di breve termine sono stati inoltre posti sotto osservazione per un possibile downgrade.
C) Generali +0,4%. Stamane saranno annunciati i risultati del terzo trimestre. Nel frattempo l’Ivass ha chiesto che il Cda di Generali si pronunci nuovamente sull’eventuale azione di responsabilità nei confronti dell’ex Ad Giovanni Perissinotto e dell’ex Cfo Raffaele Agrusti in merito ai cosiddetti investimenti alternativi e che, alla luce di questo, esprima una valutazione sull’adeguatezza del trattamento di fine rapporto concordato con i due manager. In giornata sono previsti anche i cda di Enel +1,9% (la controllata Enel Green Power +2,4%) e di Finmeccanica +2,1%.
DA PIRELLI E PRYSMIAN VENTATA D’OTTIMISMO
Giornata brillante per Pirelli +5,37%. Il titolo ha beneficiato dei conti e del piano industriale presentato oggi a Londra. I target del nuovo piano industriale 2014-2017 prevedono un ebit margin sopra il 15% dal 13% circa previsto per quest’anno mentre il ritorno sugli investimenti dovrebbe passare al 28% dal 20% del 2013.
Previsto inoltre un miglioramento della posizione finanziaria netta a -500 milioni di euro da -1,3 miliardi stimato per fine anno, con investimenti pari a 1,4 miliardi. “I risultati del terzo trimestre sono in linea con le nostre aspettative, meglio del previsto l’utile. Per quanto riguarda i target del 2013, la sorpresa più positiva è il debito che scende più del previsto”, hanno commentato gli analisti di Intermonte che sul titolo Pirellihanno confermato la raccomandazione outperform.
Nel resto del listino grande performance di Prysmian salita del 3,9% dopo i risultati del trimestre. Anche Gtech è salita del 3,1% dopo avere annunciato risultati in linea con le attese del mercato. Finale di seduta contrastato invece per le banche: sono salite Intesa +0,2% e Unicredit +1,2%. Bilancio negativo per MontePaschi -0,4%, Mediobanca -1,2% e Ubi -0,4%. Poco mossa Eni +0,3%, ancora un buon rialzo di Saipem +1,4%. Fra le mid cap, Piaggio ha guadagnato il 6,9%, Poltrona Frau +5,1%, Fiera Milano +5,3%.