I mercati finanziari sono moderatamente ottimisti alla vigilia delle elezioni di metà mandato negli Stati Uniti, che potrebbero consegnare la Camera e forse anche il Senato ai Repubblicani.
Nella zona euro migliora il morale degli investitori a novembre, anche se le contraddittorie notizie dalla Cina sulle politiche anti-Covid frenano la propensione al rischio. Inoltre in ottobre le importazioni cinesi si sono contratte più delle attese, la guerra in Ucraina rimane una ferita aperta e l’incertezza permea le previsioni sulle prossime mosse delle banche centrali. Per la Fed si potranno trarre utili indicazioni dal dato sull’inflazione Usa in uscita venerdì.
Nell’attesa e in un clima di propensione al rischio l’indice del dollaro è in calo, l’euro recupera terreno e si muove sulla soglia della parità. I rendimenti dei titoli di Stato sono in rialzo. Il petrolio è in frazionale progresso, mentre il bel tempo tarpa le ali ai prezzi del gas.
Piazza Affari in spolvero con Tim, che guadagna oltre il 10%. Brilla anche Mps
Piazza Affari è ancora una volta la migliore tra le principali Borse europee e chiude con un guadagno dello 0,9% a 23.493 punti base, grazie alla spinta impressa al listino da Telecom Italia +10,65%, che va a ruba da quando si è rafforzata la prospettiva di un’Opa pubblica sul titolo. Il disegno sarebbe quello del Piano Minerva prospettato nei mesi scorsi dall’attuale sottosegretario Alessio Bucci, che ha preannunciato ora un imminente incontro con gli stakeholder dell’azienda. A portare avanti l’operazione dovrebbe essere Cdp, mentre il principale azionista di Telecom, Vivendi, sarebbe pronto a sedersi a un tavolo di confronto con il nuovo governo.
Sul Ftse Mib archiviano una seduta più che positiva Iveco +4,02%, Banca Generali +3,73%, Nexi +3,73%. Tra le banche si apprezza Intesa, +3,1%, dopo i conti presentati la settimana scorsa. Sul titolo SocGen ha ritoccato il prezzo obiettivo a 2,3 euro da 2,1 precedente, mentre Barclays l’ha portato a 2,5 euro da 2,3.
Arretra però Unicredit -1,86%, affossata da indiscrezioni del Financial Times secondo cui ci sono “attriti” con la Bce in merito ai piani di distribuzione del dividendo e alla mancata uscita dalla Russia. Sul tema dividendi, in generale, il numero uno della Vigilanza Bce Andrea Enria ha detto che la banca centrale sta esaminando attentamente i piani di distribuzione degli utili delle banche della zona euro, in una fase in cui le prospettive dell’economia dell’eurozona si aggravano e i mercati sono volatili. Lo riferisce Reuters citando un intervento di Enria ai ministri delle finanze riuniti a Bruxelles.
Fuori dal paniere principale Mps recupera l’11,73%, pur restando a 1,81 euro per azione e quindi sotto i 2 euro del recente aumento di capitale.
Tornando alle blue chip si apprezza Generali, +2,01%, che in Portogallo ha siglato un accordo di distribuzione a lungo termine con Ctt Group entrando nel suo azionariato con una quota dell’8,7%.
Scendono Snam -1,87%, Recordati -1,58%, Prysmian -1,42%.
Tra i titoli del calcio la Juventus festeggia la vittoria sull’Inter con un balzo dell’8,45%.
Europa mista e Wall Street timida con il Nasdaq. A Dublino bene Ryanair
Nel resto d’Europa il quadro è contrastato. Svetta Dublino (+1,8%), dove Ryanair mette a segno un rialzo dell’1,03% dopo aver chiuso il primo semestre con il maggiore profitto lordo della sua storia e in previsione di chiudere l’esercizio ai livelli pre Covid.
Parigi è piatta, con gli investitori che sono andati rapidamente all’incasso sui titoli del lusso, visto il saliscendi delle notizie provenienti da Pechino in merito al Covid.
Salgono Francoforte +0,52%, Amsterdam +0,62%, Madrid +0,27%. Londra perde lo 0,36%.
Oltreoceano l’apertura di Wall Street è stata positiva, ma l’andamento appare molto cauto per il Nasdaq (-0,2%). Sale invece il Dow Jones +0,4% al seguito di Boeing. Tra i titoli si nota una certa vivacità di acquisti su quelli legati all’ex presidente Usa Donald Trump, nella prospettiva che l’imprenditore ci riprovi alle presidenziali 2024.
Vola Meta, dopo notizie su un maxi-piano di licenziamenti, mentre è debole Apple che prevede di spedire meno iPhone a causa di un taglio alla produzione in uno stabilimento colpito da Covid in Cina. Questo getta un’ombra sulle imminenti vendite per le feste di Natale.
Salgono i rendimenti dei titoli di Stato
Le tensioni sui titoli di Stato non accennano ad attenuarsi. Negli Usa i prezzi dei T-Bond sono in calo e i tassi salgono. In particolare il titolo a due anni si muove in zona massimi dal 2007 al 4,711%.
In Europa chiude in verde il secondario italiano, con lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata che scende a 216 punti base (-1,77%), ma i rendimenti restano alti. Il Btp è al 4,45%, in linea con venerdì e il Bund al 2,29% (dal 2,25%).